L’Italia sta affrontando una nuova sfida nella sua lotta contro la pandemia di Covid-19. L’emergere di una nuova variante, ribattezzata Eris, infatti, ha portato a un notevole aumento dei casi di Covid-19 nel paese.
Aumento dei Contagi in Italia
Negli ultimi sette giorni, l’Italia ha registrato un aumento del 44% dei casi di Covid-19, portando il totale dei contagi a oltre 21.000. Questo aumento è attribuito alla diffusione della variante Eris, che ha sollevato preoccupazioni tra gli esperti sanitari. Nonostante l’incremento dei contagi, i ricoveri e i decessi sono aumentati solo leggermente. Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, ha sottolineato che la situazione “non desta allarme, ma richiede prudenza”.
Nuove Misure Preventive
In risposta all’aumento dei casi, è stata emessa una nuova circolare che reintroduce l’obbligo di effettuare tamponi all’arrivo dei pazienti al pronto soccorso, ma solo per coloro che presentano sintomi. Questa misura mira a identificare tempestivamente i casi positivi e limitare la diffusione del virus. L’aumento dei contagi è un trend che si è manifestato nelle ultime settimane e ha portato a una quadruplicazione dei casi in appena due mesi.
Preoccupazioni a Livello Globale
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è preoccupata per il trend di crescita dei casi di Covid-19 in Italia, soprattutto in vista dell’inverno. Inoltre, preoccupa il basso tasso di vaccinazione tra le persone a rischio. La diffusione della variante Eris sta mettendo a dura prova gli sforzi di controllo della pandemia.
Sintomi della Variante Eris
I sintomi associati alla variante Eris non differiscono significativamente da quelli comuni del Covid-19. Essi includono mal di testa, mal di gola, voce rauca, tosse secca, congestione e naso che cola, nonché dolori muscolari e articolari. Questi sintomi possono essere simili a quelli dell’influenza. Tuttavia, nei casi più gravi, la variante Eris può portare a complicazioni, specialmente nelle persone anziane o con patologie preesistenti, aumentando il rischio di polmoniti.
Ricerca Scientifica sulla Variante Eris
Uno studio condotto dall’Università dell’Insubria ha analizzato la variante Eris, in particolare una mutazione (F456L) nella proteina Spike del virus. Questa mutazione sembra conferire a Eris una maggiore capacità di eludere le difese anticorpali, inclusi quelli generati da infezioni precedenti o vaccini. Gli autori dello studio hanno scoperto che la variante Eris conserva la stessa capacità funzionale e trasmissiva delle precedenti varianti Omicron.
Le Implicazioni per l’Italia
Il risultato più preoccupante dello studio è che la variante Eris sta diventando dominante in Italia, rappresentando almeno il 40% dei sequenziamenti. Questo fatto, insieme alla maggiore resistenza agli anticorpi, spiega l’aumento dei casi positivi, del tasso di occupazione dei letti di terapia intensiva, dei decessi e del tasso di positività ai tamponi (+43,4% casi positivi e +44,6% decessi nell’ultima settimana rispetto alla precedente).
In conclusione, la variante Eris rappresenta una nuova sfida nella battaglia contro il Covid-19 in Italia. La situazione richiede un monitoraggio costante e una risposta pronta da parte delle autorità sanitarie. La vaccinazione e il rispetto delle misure preventive rimangono fondamentali nella lotta contro questa pandemia in evoluzione.
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