La campagna vaccinale anti Covid è ufficialmente iniziata in Italia con l’arrivo delle prime dosi del vaccino Pfizer aggiornato alla variante Omicron XBB.1.5. Il Ministero della Salute ha pubblicato le indicazioni ufficiali nella Gazzetta Ufficiale, delineando il piano di somministrazione.
Chi deve vaccinarsi contro il Covid?
I vaccini saranno somministrati gratuitamente e non saranno obbligatori. Tuttavia, ci sono alcune raccomandazioni e priorità stabilite. Queste comprendono le persone over 60, gli individui fragili di età compresa tra i 6 mesi e i 59 anni, gli ospiti delle strutture RSA, le donne in qualsiasi trimestre di gravidanza o nel periodo “postpartum” (incluso l’allattamento) e gli operatori sanitari e sociosanitari.
Il Tipo di Vaccino Utilizzato
Il vaccino somministrato è una formulazione Pfizer progettata specificamente per affrontare la variante Omicron XBB.1.5, anche conosciuta come “Kraken.” Anche se questa variante è in declino, è importante notare che la maggior parte delle varianti attuali è correlata a XBB.1.5.
Efficacia del Vaccino Aggiornato
I nuovi vaccini aggiornati sembrano essere efficaci contro tutte le sottovarianti della variante Omicron, prevenendo le forme più gravi della malattia. In Italia, la variante più diffusa è la EG.5.1, nota come “Eris” e i dati disponibili indicano una buona risposta dei nuovi vaccini anche contro questa variante.
Protezione dal Contagio
I vaccini non sempre impediscono un’infezione sintomatica, ma riducono la carica virale, diminuendo così la possibilità di trasmettere il virus ad altri. La loro principale funzione rimane quella di proteggere le persone più a rischio da forme gravi di malattia.
Vaccinazione dopo Infezione o Immunizzazione Precedente
Il vaccino deve essere somministrato a distanza di almeno 6 mesi dall’ultima dose ricevuta o dall’ultima infezione, indipendentemente dal numero di dosi precedentemente ricevute o dalla diagnosi di positività. L’intervallo minimo per il vaccino rimane di 3 mesi, e il richiamo ha una validità di 12 mesi.
Vaccinazione contro il Covid e l’Influenza
È possibile ricevere contemporaneamente il vaccino antinfluenzale e il vaccino anti-Covid, con siringhe e sedi diverse. Studi scientifici recenti hanno confermato che questa co-somministrazione non compromette la risposta immunitaria né aumenta gli eventi avversi rispetto alla somministrazione di un solo vaccino alla volta.
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