In questa estate 2023 caratterizzata da tariffe sorprendenti, arriva un nuovo caso da Pesaro che mette in luce prezzi insospettabilmente elevati. L’articolo pubblicato da Il Resto del Carlino riporta il reclamo di un cliente scontento, che ha dovuto pagare 50 centesimi aggiuntivi in un bar dopo aver richiesto un caffè con ghiaccio.
La Storia del Cliente Scontento
Il cliente in questione ha raccontato di aver visitato un bar situato nel centro della città e di aver ordinato un caffè con un cubetto di ghiaccio. Dopo aver constatato che questa era l’unica opzione per ottenere un caffè freddo, ha scelto questa variante. Tuttavia, al momento del pagamento, si è trovato di fronte a uno scontrino di 1 euro per il caffè e ulteriori 50 centesimi per il ghiaccio. “Non è assurdo far pagare il ghiaccio?”, ha domandato.
Una Pratica Diffusa?
Questo caso si aggiunge alla serie di situazioni discutibili che si sono verificate in diverse località italiane durante l’estate. Dal piattino condiviso a Finale Ligure che è costato 2 euro, al sovrapprezzo di 2 euro per dividere un toast in un locale a Como, sembra che situazioni simili stiano emergendo in varie parti del paese. Questo episodio mette in evidenza l’aggiunta di 50 centesimi per il servizio legato al ghiaccio, sollevando interrogativi sulla trasparenza dei costi nei bar italiani.
La Verifica del Resto del Carlino
Per confermare la veridicità della segnalazione, un giornalista del Resto del Carlino si è recato personalmente presso il bar in questione per effettuare un ordine di caffè con ghiaccio. Gli è stato servito un piattino contenente un bicchiere di vetro con cubetti di ghiaccio e un bricco di caffè da versare nel bicchiere. Il totale dell’ordine è stato di 1,50 euro. Lo scontrino ha chiarito che il costo del caffè era di 1 euro, mentre i 50 centesimi aggiuntivi erano destinati al ghiaccio.
La Spiegazione della Titolare del Locale
Alla richiesta di spiegazioni, la titolare del bar ha fornito una risposta chiara. Ha sottolineato che i 50 centesimi non erano un sovrapprezzo per il ghiaccio, bensì per il servizio. Ha spiegato che il caffè freddo veniva servito con un piattino su cui era posizionato un bicchiere con cubetti di ghiaccio e, a parte, un bricco di caffè. Questo non era una semplice tazzina con l’aggiunta di un cubetto, ma un servizio più completo che implicava costi aggiuntivi per la gestione e la fornitura dei materiali.
La Giustificazione dei Costi Aggiuntivi
La titolare ha ulteriormente chiarito che la natura del servizio offerto giustificava l’aggiunta dei 50 centesimi. Ha sottolineato che il loro locale era situato nel centro storico, nella piazza principale di Pesaro, e questo fattore influiva sulla gestione dei costi. Ha concluso affermando che il prezzo del caffè di 1 euro era già popolare, considerando l’ubicazione del locale, e che potevano aumentare i prezzi se lo desideravano, ma avevano scelto di mantenere una tariffa accessibile.
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