Uno studio rilevante pubblicato sulla prestigiosa rivista “The Lancet” rivela come, tra il 2019 e il 2021, il Covid abbia notevolmente ridotto l’aspettativa di vita globale, con una diminuzione media di quasi due anni. Queste ricerche, condotte dall’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) presso l’università di Washington, USA, offrono un’analisi approfondita delle conseguenze della pandemia sulla longevità umana.
Cambiamento storico nell’aspettativa di vita
L’indagine condotta dagli scienziati dell’IHME evidenzia una drammatica inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti. A differenza di eventi storici come guerre o disastri naturali, il Covid ha avuto un impatto senza precedenti sull’aspettativa di vita degli adulti. Lo studio pone l’accento su come questa pandemia abbia rappresentato un fenomeno unico nella riduzione della longevità umana.
Effetti differenziati del Covid per età
Secondo i risultati dello studio, il Covid ha avuto impatti diversificati a seconda delle fasce d’età. Per i bambini al di sotto dei cinque anni, si è osservata una riduzione del 7% nei tassi di mortalità tra il 2019 e il 2021, con mezzo milione di decessi evitati. Al contrario, tra gli adulti oltre i 15 anni, si è registrato un aumento della mortalità del 22% tra gli uomini e del 17% tra le donne. Tra gli anziani, invece, l’incremento della mortalità ha raggiunto livelli esponenziali mai visti negli ultimi settant’anni.
![Covid-19.](https://sapereora.it/wp-content/uploads/2023/12/covid-19-1024x683.jpg)
Prospettive future dopo la pandemia
Nonostante la devastante perdita di vite umane attribuibile alla pandemia, con 16 milioni di decessi nel biennio 2020-2021, gli scienziati sottolineano l’importanza di non dimenticare i progressi compiuti in precedenza. Ricordano che, dal 1950 al 2021, l’aspettativa di vita alla nascita è aumentata di quasi 23 anni, evidenziando la resilienza e la capacità di recupero della salute pubblica globale.
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