Il cancro polmonare non a piccole cellule (Nsclc) in fase avanzata, di tipo “ALK positivo“, rappresenta una sfida medica significativa. Tuttavia, la recente approvazione da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) del farmaco Lorlatinib segna un passo avanti decisivo. Questo trattamento ha dimostrato di arrestare l’avanzamento delle metastasi per anni, inclusi i casi con coinvolgimento cerebrale, offrendo una nuova speranza ai pazienti precedentemente non trattati.
Azioni Specifiche del Lorlatinib
Il Lorlatinib opera attraversando la barriera ematoencefalica per combattere il cancro a livello cerebrale, risultando efficace anche in pazienti che non hanno beneficiato di terapie precedenti, a meno che il tumore non abbia sviluppato resistenza. I risultati dello studio “Crown” sono stati particolarmente promettenti, mostrando una riduzione della progressione del tumore nel 72% dei casi.
Destinatari del Trattamento
Il Lorlatinib si rivolge a tre categorie principali di pazienti: quelli relativamente giovani, spesso sotto i 50 anni; non fumatori o ex fumatori; e coloro che presentano metastasi cerebrali già al momento della diagnosi. Queste caratteristiche sottolineano l’aggressività specifica e le sfide poste da questa variante del cancro polmonare.
Risultati e Impatto del Trattamento
Il farmaco ha mostrato efficacia superiore rispetto alle terapie standard in uno studio globale che ha coinvolto 296 pazienti in 104 ospedali di 23 Paesi. Significativamente, il 72% dei partecipanti ha visto una regressione delle metastasi cerebrali, con un miglioramento della qualità della vita senza progressione della malattia nel 64% dei pazienti dopo tre anni, contro il 19% con le terapie precedenti. Gli effetti collaterali, come l’aumento dei livelli di colesterolo e trigliceridi, sono generalmente gestibili.
Semplificazione del Trattamento e Qualità della Vita
Il Lorlatinib viene assunto oralmente una volta al giorno, rendendo il trattamento meno invasivo e più gestibile per i pazienti, che riportano una migliore qualità della vita sia nel contesto lavorativo che familiare. La Commissione Europea raccomanda che il trattamento sia iniziato e monitorato da un medico esperto nell’uso di farmaci antitumorali.
Verso una Medicina Personalizzata
In Italia, oltre cento persone ricevono ogni giorno una diagnosi di cancro ai polmoni, una condizione notoriamente difficile da trattare. Fortunatamente, l’evoluzione delle cure sta portando verso un approccio sempre più personalizzato. Benché solo una piccola percentuale dei casi annuali sia di tipo ALK positivo, l’identificazione di questa e altre mutazioni consente di personalizzare le terapie, migliorando significativamente le prospettive per i pazienti.
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