Il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnare la legge altoatesina sui grandi predatori, segnando un importante passo avanti nella tutela dell’ambiente e della fauna selvatica. Questa decisione è il risultato di trattative svolte a Roma dal presidente della Provincia, Arno Kompatscher, e dall’assessore competente, Arnold Schuler, con i rappresentanti del Governo.
Un successo per la Provincia
Gli sforzi della Provincia hanno portato risultati positivi, poiché il Governo è stato convinto della validità e della necessità della legge provinciale sulle misure di prevenzione e di prelievo dei grandi predatori. Il presidente Kompatscher ha affermato: “I nostri interventi a Roma e il lavoro preliminare dei nostri Uffici, parlamentari e consulenti hanno dato i loro frutti: siamo riusciti a convincere il Governo che la nostra legge provinciale è sensata e necessaria”.
Ulteriori dettagli della decisione
Durante l’incontro al Ministero dell’Ambiente e in vista della riunione del Consiglio dei Ministri, ci sono stati diversi confronti a livello tecnico e politico. I principi della legge non sono stati messi in discussione, ma la Provincia ha accettato di concedere all’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA) 15 giorni, anziché 10, per la stesura di una perizia in caso di provvedimento di prelievo. Se l’ISPRA non risponderà entro questo termine, il parere dell’Osservatorio faunistico provinciale costituirà la base per il provvedimento da adottare.
Il lavoro prosegue
L’assessore Schuler ha sottolineato che gli sforzi per convincere i vari Ministeri hanno richiesto del tempo, ma ora si può procedere con una legge che affronta una serie di problematiche legate ai grandi predatori. Le norme di attuazione della legge sono già in fase di preparazione e devono essere sottoposte il prima possibile all’esame della Giunta provinciale, al fine di consentire il prelievo degli animali problematici dagli alpeggi già nel corso di quest’estate.
Competenza del presidente della Provincia
Formalmente, l’ordine di abbattimento degli animali problematici ricade sotto la competenza del presidente della Provincia, che può emettere tale provvedimento sulla base di segnalazioni di attacchi al bestiame, comportamenti pericolosi dei grandi predatori e potenziale pericolo per l’uomo.
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