In una notte di tensione e attesa, poco prima dell’1, Alessandra Todde emerge come la nuova presidente della Regione Sardegna. Il conteggio dei voti, avvicinandosi al termine, ha delineato una vittoria chiara per Todde, che ha saputo unire un ampio fronte di sostegno, superando anche il numero di voti della coalizione che l’ha appoggiata. Con poche sezioni ancora da scrutinare, è evidente il suo successo su Paolo Truzzu, candidato di centrodestra, segnando un momento storico: Todde diventa la prima donna a guidare la Sardegna.
Un Percorso Professionale Eclettico
Nata il 6 febbraio 1969 a Nuoro, Todde ha costruito un percorso accademico e professionale di rilievo. Dopo il diploma, si è laureata in scienze dell’Informazione e in Informatica all’Università di Pisa, conseguendo poi l’abilitazione alla professione di ingegnere. La sua carriera l’ha vista vivere e lavorare all’estero, specializzandosi nel settore dell’energia e del digitale. Imprenditrice di successo, ha fondato Energeya, poi acquisita da Fis Global nel 2015. Ha ottenuto riconoscimenti significativi, tra cui quello di imprenditrice sarda dell’anno nel 2014 e l’inclusione tra le Inspiring Fifty italiane nel 2018, testimoniando il suo impatto nel mondo tecnologico e imprenditoriale.
Dall’Imprenditoria alla Politica
Il suo impegno politico ha preso il via con la candidatura alle elezioni europee del 2019 per il Movimento 5 Stelle, dopo un breve periodo come amministratrice delegata di Olidata. La sua traiettoria politica l’ha vista ricoprire ruoli di crescente responsabilità, da sottosegretaria di Stato nel governo Conte II a viceministra al ministero dello Sviluppo Economico nel governo Draghi. Eletta deputata alla Camera nel settembre 2022, ha rinunciato alla vicepresidenza del M5S per guidare la coalizione di centrosinistra nelle elezioni regionali sarde, culminando nella sua elezione a presidente della Regione Sardegna.
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