In questi giorni si sta parlando molto della Statua della Libertà. Il motivo è presto spiegato.
Come si legge su Euronews, l’esponente politico francese Raphaël Glucksmann è balzato agli onori della cronaca per aver detto che gli Stati Uniti dovrebbero, a suo avviso, restituire la Statua della Libertà. Ciò in quanto il Paese, ora governato da Donald Trump, non sarebbe più degno del monumento e dei valori che esso incarna. Glucksmann, deputato del Parlamento europeo, ha affermato in questo senso che alcuni americani “hanno scelto di passare dalla parte dei tiranni”.
Ma cosa sappiamo sulla Statua della Libertà? Ecco una selezione delle informazioni più importanti e delle curiosità che forse non conosci.
Il nome completo
La Statua della Libertà, situata a Liberty Island, a New York, è uno dei monumenti più famosi e simbolici al mondo. Il suo nome completo è “La Libertà che illumina il mondo” (in inglese “Liberty Enlightening the World”), e rappresenta un dono della Francia agli Stati Uniti in occasione del centenario della Dichiarazione di Indipendenza americana del 1776.
Storia
La statua fu progettata dallo scultore francese Frédéric Auguste Bartholdi, con la collaborazione di Gustave Eiffel per la struttura interna in acciaio. I lavori iniziarono nel 1875 e la statua fu completata a Parigi nel 1884. Successivamente, fu smontata e trasportata a New York, dove fu inaugurata il 28 ottobre 1886.

Significato e simbolismo
La statua raffigura una donna che indossa una toga, simile a quelle dei senatori romani, e tiene nella mano destra una fiaccola, simbolo del fuoco eterno della libertà. Nella mano sinistra, tiene una tavola con la data del 4 luglio 1776, giorno dell’Indipendenza americana. Ai piedi della statua, ci sono delle catene spezzate, che rappresentano la liberazione dall’oppressione.
La corona a sette punte sulla testa della statua simboleggia i sette mari o continenti del mondo.
La statua è alta 46 metri senza il piedistallo, che porta l’altezza totale a 93 metri. Inizialmente, la statua era di colore rame, ma nel tempo si è ossidata diventando verde.
Importanza culturale
La Statua della Libertà è diventata un simbolo di speranza per gli immigrati che arrivavano negli Stati Uniti alla ricerca di una nuova vita. Sulla base della statua è incisa una famosa poesia di Emma Lazarus, “The New Colossus”, che celebra la libertà e l’accoglienza.
Nel 1984, la statua è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e rimane uno dei luoghi più visitati al mondo. Nonostante le numerose sfide, tra cui l’esposizione ai fulmini e alle intemperie, la Statua della Libertà continua a rappresentare un messaggio universale di libertà e democrazia.
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Come è stata trasportata a New York
La Statua della Libertà fu trasportata da Parigi a New York attraverso un complesso processo di smontaggio e imballaggio. Ecco i dettagli principali del trasporto.
Smontaggio e imballaggio: una volta completata nel 1884, la statua fu smontata in 350 pezzi (in alcune fonti si parla di oltre 300 pezzi) e imballata in 214 casse di legno. Ogni pezzo fu numerato per facilitare il rimontaggio a destinazione.
Trasporto via mare: il trasporto fu affidato alla marina militare francese, che utilizzò il piroscafo “Isère”. La nave partì da Le Havre nel maggio 1885 e arrivò a New York il 17 giugno 1885.
Il viaggio fu segnato da condizioni meteorologiche avverse, ma la nave raggiunse il porto senza incidenti gravi.
Arrivo e assemblaggio: i pezzi della statua furono trasportati su Liberty Island (allora chiamata Bedloe’s Island), dove il piedistallo era ancora in costruzione. L’assemblaggio richiese diversi mesi e fu completato solo nell’ottobre 1886, quando la statua fu finalmente inaugurata.
Curiosità
Ecco alcune curiosità meno conosciute sulla Statua della Libertà di New York.
La struttura interna è opera di Gustave Eiffel: la spina dorsale della statua, che la tiene in posizione, è stata progettata da Gustave Eiffel, lo stesso ingegnere che ha progettato la Torre Eiffel.
Colore originale e cambiamento: la statua era inizialmente di colore marrone, ma è diventata verde a causa dell’ossidazione del rame dovuta all’esposizione alla salsedine.
Catene spezzate: ai piedi della statua ci sono delle catene spezzate, simbolo della liberazione dalla schiavitù e dall’oppressione. Queste catene sono spesso nascoste alla vista.
Fulmini frequenti: la statua viene colpita da circa 600 fulmini ogni anno, ma non ha mai subito danni gravi.
Ruolo durante le guerre mondiali: durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, la statua è stata utilizzata come punto di avvistamento per l’esercito statunitense.
Movimento della statua: La statua può oscillare leggermente con forti venti; la gamba destra è sollevata, simboleggiando il movimento verso la libertà.
Dimensioni dei piedi: Se la statua fosse una persona, avrebbe bisogno del numero 879 di scarpe.
La tavola con la data dell’indipendenza: la tavola che la statua tiene nella mano sinistra ha incisa la data della Dichiarazione di Indipendenza Americana, il 4 luglio 1776, in numeri romani.