La pizza, simbolo della tradizione culinaria italiana, è uno dei piatti più amati e conosciuti al mondo. Affonda le sue radici a Napoli, ha conquistato ogni latitudine grazie alla sua versatilità e al gusto inconfondibile. Dalla classica Margherita alle varianti regionali, la pizza si è evoluta nel tempo, abbracciando influenze e creatività.
La pizza all’ananas è molto discussa
Tra le varianti più discusse, la pizza all’ananas continua a dividere gli appassionati, suscitando dibattiti accesi tra puristi e innovatori. Nonostante le opinioni contrastanti, la pizza all’ananas rappresenta l’ennesima prova della capacità di questo piatto di reinventarsi e conquistare nuovi palati.
In una città inglese costa 100 sterline
Come si legge su demotivateur.fr, a Norwich, in Inghilterra, un ristoratore ha deciso di includere la pizza all’ananas nel suo menu, sebbene la considerasse una bestemmia per il palato e la cucina in generale. Nel suo locale la pizza all’ananas costa la ‘modica’ cifra di 100 sterline (circa 120 euro, ndr).
Il titolare di Lupa Pizza, dice di aver fatto una scelta sofferta: per accontentare alcuni suoi clienti ha alla fine ceduto, proponendo anche la pizza all’ananas, nonostante il suo odio per questo piatto.
Per dare prova del suo disgusto, non esita a chiedere 100 sterline: “Sì, per 100 sterline puoi averlo. Ordina anche lo champagne. Vai avanti, mostro”.
Una storia che inizia negli anni ’60
Eppure la pizza all’ananas non è una novità. La sua paternità è stata attribuita a un immigrato greco in Canada, Sam Panopoulos, negli anni ’60.
Adesso è diventata un must, per molti simbolo di ricercatezza.
Su Facebook, il ristorante Lupa Pizza ha affermato di sperare in un afflusso di attivisti pro e anti-ananas. Di sicuro i gestori del locale sanno bene come farsi pubblicità e sono riusciti nell’intento facendo leva sul proprio odio per la pizza all’ananas.
Certo, 100 sterline per una pizza non sono poche: da vedere se il piatto resterà a lungo nel loro menù.
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