Attraverso leggende, racconti, storie e più recentemente l’intrattenimento (serie tv, film, romanzi, fumetti…), l’uomo ha sempre cercato di dare una rappresentazione alla Morte. Se a volte questa immagine affonda le sue radici in testi religiosi e mitologie antiche, altre volte si delinea attraverso eventi tragici. Anche se la Morte può essere rappresentata come un angelo, l’immagine più comune è quella di uno scheletro in abito nero con una falce in mano. Ma perché proprio una falce?
La falce come simbolo di “mietitura”
La prima immagine della Morte con una falce è quella del Titano greco Cronos, rappresentato con un globo sormontato da una falce. Ma questo simbolo si è diffuso maggiormente nel Medioevo e nel Rinascimento, periodi segnati da grandi epidemie come la peste nera. La falce simboleggia l’atto di “mietere” le vite, come un contadino miete il grano nei campi. Quest’immagine è persistita nei secoli nell’immaginario collettivo occidentale, incarnando l’idea della fine inevitabile e della ciclicità della vita dettata dalla natura.
Diverse culture, diverse rappresentazioni della Morte
La personificazione della Morte come scheletro, nota anche come “Grande Mietitrice”, è diffusa in molte culture. Ma la Morte assume forme diverse a seconda delle tradizioni e delle religioni. Nel giudaismo, è l’Angelo della Morte a incarnare il potere divino sulla vita e la morte. In Asia, la Morte è rappresentata da figure come Yama, il signore dei morti nell’induismo, o Izanami, la dea dei morti nella mitologia giapponese. Nonostante le diverse forme, la Morte è presente in tutte le mitologie, a volte benevola, a volte terrificante.
Le origini della Morte nelle leggende
La Morte esiste fin dall’inizio dei tempi: dove c’è la vita, c’è inevitabilmente la morte. Le religioni più antiche, come l’induismo, evocano la Morte con la figura di Yama, il signore delle tenebre. Nella Grecia antica, è Ade il dio della Morte, guardiano del mondo sotterraneo. Oggi, attraverso film, serie tv e libri, la Morte può assumere una forma più universale, quella che tutti conosciamo.
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