Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, noto come Pasdaran (in persiano “guardiani”), nasce nel 1979 dopo la Rivoluzione Islamica guidata dall’Ayatollah Khomeini. Creato per proteggere il nuovo governo teocratico da minacce interne ed esterne, il corpo si distingue dall’esercito regolare per la sua fedeltà ideologica alla Repubblica Islamica. Khomeini, temendo colpi di stato, affida ai Pasdaran il compito di difendere i principi rivoluzionari. Nel 1980, durante la guerra Iran-Iraq, i Pasdaran si consolidano come forza militare, sviluppando capacità terrestri, navali e aeree.
Struttura e organizzazione
I Pasdaran contano circa 125.000 membri attivi, suddivisi in diverse branche. La Forza Quds, guidata fino al 2020 dal generale Qassem Soleimani, si occupa di operazioni all’estero, sostenendo gruppi alleati come Hezbollah in Libano e le milizie sciite in Iraq. La Marina dei Pasdaran controlla lo Stretto di Hormuz, cruciale per il commercio petrolifero globale. I Pasdaran gestiscono anche i Basij, una milizia volontaria di milioni di cittadini, utilizzata per reprimere proteste interne. Il corpo risponde direttamente alla Guida Suprema, attualmente l’Ayatollah Ali Khamenei, bypassando il governo eletto.
Ruolo politico ed economico
I Pasdaran non si limitano alla sicurezza. Controllano vasti settori dell’economia iraniana, inclusi energia, costruzioni e telecomunicazioni, attraverso conglomerati come Khatam al-Anbiya. Secondo stime, gestiscono il 20% dell’economia nazionale. Politicamente, influenzano il Consiglio dei Guardiani, che approva i candidati alle elezioni, garantendo la fedeltà al regime. Ex membri dei Pasdaran occupano ruoli chiave nel parlamento e nel governo. “La nostra missione è difendere la rivoluzione, non solo con le armi, ma in ogni ambito della società”, ha dichiarato il generale Mohammad Ali Jafari, ex comandante del corpo.
Operazioni internazionali e controversie
I Pasdaran operano oltre i confini iraniani, suscitando critiche globali. La Forza Quds sostiene il regime di Bashar al-Assad in Siria e gruppi palestinesi come Hamas. Gli Stati Uniti, che nel 2019 hanno designato i Pasdaran come organizzazione terroristica, accusano il corpo di finanziare il terrorismo e destabilizzare il Medio Oriente. L’Iran respinge le accuse, definendo i Pasdaran “difensori della sovranità nazionale”. Nel 2020, l’uccisione di Soleimani da parte di un drone statunitense ha intensificato le tensioni tra Washington e Teheran.
Impatto interno e repressione
In Iran, i Pasdaran monitorano dissenso e proteste. Durante le manifestazioni del 2009 e del 2022, i Basij, sotto il comando dei Pasdaran, hanno represso duramente i dimostranti. Rapporti di Amnesty International documentano arresti arbitrari e violazioni dei diritti umani. Tuttavia, molti iraniani vedono i Pasdaran come simbolo di resistenza contro le sanzioni occidentali. “Senza i Pasdaran, l’Iran sarebbe vulnerabile alle potenze straniere”, ha detto un veterano di guerra a Teheran, secondo l’agenzia ISNA.
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