La prossima edizione del campionato italiano di calcio prenderà il via il 17 agosto per concludersi il 25 maggio del 2025. Anche se è ancora molto presto per poter intuire quale sarà la classifica finale, molti addetti ai lavori sembrano già convinti delle gerarchie che andranno delineandosi nei prossimi mesi. D’altro canto, nel 2023 il Napoli vinse lo scudetto e la Lazio arrivò seconda sebbene né i partenopei né gli aquilotti godessero del favore dei pronostici a inizio stagione. L’appeal che vantano le solite big come Milan, Inter e Juventus appare intramontabile. A prescindere da come è finita l’annata precedente, eventuali griglie sulle favorite del campionato successivo finiscono puntualmente col premiare i club dalla storia più blasonata, anche se magari stanno attraversando un periodo opaco e ben poco vincente.
Ad oggi, comunque, ci sono ben pochi dubbi sulla formazione italiana più attrezzata in assoluto. L’Inter campione d’Italia affronterà la nuova stagione da grande favorita della vigilia secondo tutti gli osservatori e i numeri delle quotazioni sullo sport. Non potrebbe essere altrimenti per una squadra che poco più di un anno fa era arrivata a giocarsi la finale di Champions League e che non ha mai dato segnali di cedimento nel proprio percorso di crescita. Simone Inzaghi sa di poter contare su un collettivo di altissimo livello, che negli anni non ha risentito dei vari addii che si sono susseguiti. Il giocatore più iconico dei nerazzurri è chiaramente Lautaro Martinez, che da 3 stagioni riesce a superare ormai facilmente la soglia dei 20 gol all’attivo.
A candidarsi come anti-Inter del prossimo futuro è in primis la Juventus, che ha appena compiuto una scelta tecnica importante chiudendo il rapporto con Massimiliano Allegri e liberandosi del suo pesantissimo ingaggio. Il secondo mandato del mister toscano, durato 3 anni, ha portato nella bacheca bianconera soltanto una Coppa Italia. Adesso la “Vecchia Signora” punta alla linea verde con Thiago Motta, che è stato capace di condurre a sorpresa il Bologna addirittura in Champions League. Naturalmente, per competere ad alti livelli ci sarà bisogno di mettere mani al portafoglio ed operare sul mercato. Quelli di Riccardo Calafiori e Giovanni Di Lorenzo sono solo alcuni dei nomi che già da tempo stazionano sul taccuino di Cristiano Giuntoli…
Più enigmatiche sono invece le posizioni di Milan e Napoli, che sulla carta partono alla pari. Entrambe le squadre hanno appena cambiato allenatore. I rossoneri hanno salutato Stefano Pioli, timoniere dello scudetto del 2022, per accogliere Paulo Fonseca, che in Italia aveva già allenato alla Roma. Un salto nel buio per molti, ma dovuto anche all’evidente esigenza di far circolare aria nuova. Di certo, il gusto della rivoluzione si può riscontrare più facilmente all’ombra del Vesuvio, perché dopo aver silurato Rudi Garcia e il redivivo Walter Mazzarri, per poi chiudere l’annata con il ct Francesco Calzona, il Napoli ha trovato una nuova guida in Antonio Conte. Un vincente da sempre, che di sicuro non ha sposato la causa azzurra per svernare. Anche per questo l’entusiasmo dei tifosi partenopei si è riacceso tutto d’un tratto.
Potenziale outsider per la corsa al tricolore dovrebbe essere l’Atalanta, che ha appena vissuto la stagione più importante di tutta la sua storia. Già, perché non solo gli orobici sono giunti in finale di Coppa Italia, ma hanno addirittura vinto l’Europa League contro il favoritissimo Bayer Leverkusen, che ha perso l’unica partita dell’intera annata proprio di fronte ai ragazzi di Gian Piero Gasperini. Dopo qualche breve tentennamento il mister ha deciso di continuare a lavorare alla corte dei Percassi, pertanto il progetto tecnico godrà di ulteriore continuità. Considerando quanto visto di recente, questa Atalanta è indubbiamente da tenere d’occhio.Infine, bisogna pur sempre prendere in esame anche le compagini capitoline, quali Roma e Lazio. I giallorossi continueranno ad essere guidati da Daniele De Rossi, che a gennaio aveva sostituito in corsa nientepopodimenoche José Mourinho, mentre dalle parti di Formello c’è più trambusto, dato che Igor Tudor, che a marzo era subentrato a Maurizio Sarri, ha dato le dimissioni qualche settimana fa e la Lazio ha ufficializzato come nuovo allenatore Marco Baroni, alla prima esperienza in una grande piazza. Ad ogni buon conto, né i giallorossi né i biancocelesti possiedono al momento un organico tale da impensierire le solite big del calcio italiano. Per lottare per lo scudetto servirà qualcosa in più.