Il fascino di Marte ha da sempre catturato l’immaginazione umana, stimolando miti, leggende e scoperte scientifiche. Questo pianeta, visibile ad occhio nudo nel cielo notturno, si distingue per il suo colore rosso intenso, che gli conferisce un aspetto unico e misterioso.
Ossido di ferro sulla superficie, è un pianeta inconfondibile
Il suo soprannome, “il Pianeta Rosso”, deriva proprio da questa caratteristica cromatica, causata dalla presenza di ossido di ferro (ruggine) sulla superficie marziana. Quando la luce solare colpisce Marte, la polvere e le rocce ricoperte di ossido di ferro riflettono una tonalità rossastra che lo rende inconfondibile, tanto da apparire come una fiamma nel cielo.
Questo colore non è solo un fenomeno estetico, ma racchiude anche importanti indizi sulle condizioni geologiche e atmosferiche del pianeta. Marte, infatti, è un mondo arido e freddo, con un’atmosfera molto sottile, composta principalmente da anidride carbonica, che non permette la vita come la conosciamo sulla Terra. Tuttavia, la sua superficie è costellata di antichi letti di fiumi, valli e vulcani enormi, segni di un passato più dinamico e forse anche di un ambiente che, miliardi di anni fa, avrebbe potuto ospitare forme di vita.
Il sogno di un viaggio umano verso Marte
Il fascino di Marte, quindi, non risiede solo nel suo aspetto straordinario, ma anche nelle sue potenzialità scientifiche. La sua superficie rossa e desolata, le sue caratteristiche geologiche uniche e la possibilità di scoprire tracce di antica vita continuano a stimolare la curiosità degli scienziati e degli appassionati di astronomia. Le missioni spaziali inviate da NASA e altre agenzie spaziali hanno portato alla luce nuovi dettagli su questo misterioso pianeta, aumentando la nostra comprensione del sistema solare e alimentando il sogno di un possibile futuro viaggio umano verso Marte.
I primi esseri umani su Marte arriveranno presto: ne è fermamente convinto Elon Musk, il fondatore e CEO di SpaceX, una compagnia aerospaziale che ha rivoluzionato il settore dei lanci spaziali con razzi riutilizzabili e che coltiva il sogno della colonizzazione di Marte.
Studi in corso
Come si legge su Futura Sciences, la NASA si sta preparando per un primo viaggio con equipaggio entro il 2030. Anche altri paesi sono interessati, come Cina, Russia, Emirati Arabi Uniti ed Europa. Ma non è tutto. Per Musk, Marte potrebbe ospitare fino a un milione di persone prima della fine del XXI secolo.
Il secondo pianeta più vicino alla Terra
Marte è il secondo pianeta più vicino al nostro, dopo Venere. Si trova a una distanza media di 220 milioni di km dal Sole (la Terra dista 150 milioni di km dalla nostra stella). Il calcolo sembra quindi semplice: se prendiamo la differenza tra i due, otteniamo 70 milioni di km. Ma in realtà le due stelle si muovono attorno al Sole.
Teoricamente, la massima vicinanza che può esistere tra il Pianeta Rosso e noi è di 54,6 milioni di km. Ma per questo, i due pianeti devono essere allineati con il Sole, uno alla volta.
Il che è molto raro. Nel 2003 ci eravamo quasi. Durante l’estate, Marte era a soli 55,7 milioni di km da noi: la sua distanza più piccola dalla Terra in 60.000 anni. Un record!
Un bersaglio in movimento
Entrambi i pianeti si muovono, ciascuno a una velocità diversa. Se così non fosse, ci vorrebbero solo 39 giorni per una spedizione veloce per raggiungere il Pianeta Rosso. Ma la Terra impiega un anno per compiere un giro completo attorno al Sole, mentre Marte impiega 1,9 anni. Per gli ingegneri che desiderano inviare una sonda o un robot- e presto anche gli esseri umani – su Marte è come scoccare una freccia verso un bersaglio in movimento mentre ci si muove. Quindi non bisogna aspettare di essere il più vicino possibile alla partenza, ma anticipare questo momento.
Per le agenzie spaziali questa è un’opportunità da non perdere.
La rotta verso Marte non è diretta e la distanza è costante. Senza dimenticare che bisogna pianificare di rallentare all’arrivo per non perdere l’appuntamento. Infine, il viaggio verso Marte dipenderà anche dalla potenza della “nave”. È quindi necessario tenere conto di tutti questi parametri per calcolare il percorso più breve possibile.
Naturalmente, se potessimo viaggiare alla velocità della luce, il viaggio durerebbe solo pochi minuti: come minimo 3 min e come massimo (quando i due pianeti sono più lontani tra loro) 22,4 minuti. Ma non è ancora così.
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Quanto tempo ci vuole per arrivare su Marte
Attualmente, un viaggio verso Marte, grazie all’avvicinamento ridotto dei due pianeti (che avviene ogni 1,6 anni), dura circa 260 giorni. Con una nave più potente di quella odierna, il volo potrebbe essere dimezzato. E in un futuro non troppo lontano, la propulsione fotonica, ad esempio, o qualche altra tecnologia in fase di sviluppo, potrebbero portare su Marte in pochi giorni.
Nel 1964 la prima sonda americana, la Mariner 4, compì il viaggio verso Marte in 228 giorni.
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