Gli orsi polari sono tra le creature più affascinanti e imponenti del nostro pianeta. Con il loro portamento regale, incarnano la forza e la resistenza della natura selvaggia. Abitanti delle fredde distese artiche, questi magnifici predatori si muovono con sorprendente grazia sui ghiacci, nonostante la loro stazza possente.
Il loro pelo bianco e folto, che sembra brillare alla luce del sole, non è solo un simbolo di bellezza, ma un capolavoro dell’evoluzione: offre mimetismo tra i ghiacci e un isolamento perfetto contro il gelo. I loro occhi scuri e penetranti esprimono intelligenza e determinazione, mentre le potenti zampe palmate li rendono agili nuotatori, in grado di affrontare le acque gelide con una leggerezza quasi irreale.
Oltre al loro aspetto straordinario, gli orsi polari suscitano meraviglia per la loro incredibile adattabilità. Sono cacciatori silenziosi e pazienti, capaci di percorrere lunghe distanze in cerca di cibo, mostrando una resistenza che pochi altri animali possono eguagliare.
Gli orsi polari sembrano bianchi, ma in realtà non lo sono! Scopriamo insieme perché.
Pelle nera e pelo trasparente
La loro pelle è nera, e il loro pelo è trasparente. E allora perché, quando li osserviamo, sembrano di colore bianco candido? C’è una spiegazione: i singoli peli della pelliccia sono cavi e privi di pigmento, e questo permette alla luce di riflettersi e diffondersi, dando loro quell’aspetto bianco o crema. Questo effetto è simile a quello che accade con la neve, che appare bianca perché riflette la luce in tutte le direzioni.
Curiosamente, in certe condizioni di luce o quando sono bagnati, gli orsi polari possono sembrare leggermente giallastri o addirittura verdastri (a causa della crescita di alghe nei peli cavi in ambienti umidi, come negli zoo).
Questa caratteristica aiuta gli orsi polari a mimetizzarsi nel loro ambiente ghiacciato, migliorando le loro capacità di caccia e sopravvivenza.
Una specie vulnerabile
Come si legge su Ça m’intéresse, l’orso polare è il carnivoro terrestre più grande del mondo. Si nutre principalmente di mammiferi marini come foche e trichechi, ma anche di pesci e carcasse di balene. Una delle principali vittime del riscaldamento globale, la specie è classificata come “vulnerabile” dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).
L’orso polare si distingue dal suo cugino delle foreste, l’orso bruno, in particolare per la sua pelliccia bianca. Almeno abbiamo l’impressione che sia bianco ma abbiamo già spiegato perché in realtà non è così.
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Perché la pelle dell’orso polare è nera
Come detto, la pelle dell’orso polare è nera. Questo colore è essenziale per l’orso polare, che è abituato alle bassissime temperature del Polo Nord (in media -40°C). Il nero assorbe meglio la luce solare, aiutando l’animale a trattenere il calore corporeo. Inoltre, la pelle scura contiene un’elevata quantità di melanina, che protegge gli orsi polari dai livelli elevati di radiazioni UV nocive ricevute dalla parte superiore del globo.
Contro il freddo, gli orsi polari possono contare anche sul loro strato di grasso di dieci centimetri.
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