Nel cuore oscuro dell’Oceano Pacifico, a oltre 2.500 metri di profondità, è stato avvistato per la prima volta un enigmatico “pesce fantasma” con pelle trasparente. Questa creatura, appartenente alla famiglia Aphyonidae, è stata filmata viva durante una spedizione della NOAA nel 2016 nella Fossa delle Marianne, rappresentando una scoperta senza precedenti per la scienza marina.
Un’apparizione mai vista prima
Durante un’immersione del NOAA Ship Okeanos Explorer, gli scienziati hanno registrato le prime immagini di un pesce della famiglia Aphyonidae in vita. Questo esemplare, lungo circa 10 cm, presenta una pelle gelatinosa e trasparente, priva di squame, e occhi senza pigmento, conferendogli un aspetto spettrale. Fino a quel momento, questi pesci erano noti solo attraverso esemplari morti raccolti con reti da pesca.
Adattamenti estremi per un ambiente estremo
La trasparenza del “pesce fantasma” non è solo una curiosità estetica, ma un adattamento evolutivo. In un ambiente privo di luce come la Fossa delle Marianne, la trasparenza aiuta a evitare i predatori, rendendo l’animale quasi invisibile. Inoltre, la mancanza di pigmentazione e la pelle gelatinosa sono adattamenti per sopportare le immense pressioni delle profondità marine.
Un mondo ancora da esplorare
La scoperta di questo pesce sottolinea quanto poco conosciamo degli abissi oceanici. Come ha affermato Bruce Mundy, biologo della NOAA: “Questa scoperta evidenzia quanto ancora dobbiamo imparare sul nostro vasto e inesplorato oceano”.
In conclusione, il “pesce fantasma” della Fossa delle Marianne rappresenta una finestra su un mondo misterioso e in gran parte inesplorato. Ogni nuova scoperta ci avvicina a comprendere meglio le meraviglie nascoste degli abissi marini e l’importanza di preservare questi ecosistemi unici.
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