Il mandarino e l’arancio sono due frutti appartenenti alla famiglia delle Rutacee e al genere Citrus. Sebbene condividano molte caratteristiche, presentano anche significative differenze in termini di origine, aspetto, sapore, utilizzo e coltivazione.
Origine e storia
Originario dell’Asia orientale, in particolare della Cina e del Giappone, il mandarino è una delle specie più antiche di agrumi. È considerato una delle piante “madri” da cui derivano molti altri agrumi.
L’arancio, invece, è un ibrido naturale tra il pomelo (Citrus maxima) e il mandarino (Citrus reticulata). Originato anch’esso in Asia, si è poi diffuso in tutto il mondo grazie alla sua versatilità e dolcezza.
Aspetto
Il mandarino è più piccolo, di forma schiacciata e con una buccia sottile e facile da rimuovere. La sua buccia ha un colore arancione intenso ed è spesso rugosa.
L’arancio è più grande, con una forma rotonda e una buccia più spessa e compatta. Il colore varia dal giallo-arancione al rosso-arancione, a seconda della varietà.

Sapore
Dolce, aromatico e leggermente meno acidulo rispetto all’arancio. La polpa del mandarino è morbida e succosa, con spicchi facili da separare.
L’arancio è generalmente più dolce e con una maggiore acidità. Il sapore può variare in base alla varietà (es. arance dolci come il tipo Navel o arance più amare come quelle di Siviglia).
Utilizzo
Il mandarino, consumato prevalentemente fresco, è apprezzato per la facilità di pelatura e il sapore delicato. È utilizzato anche per produrre succhi, dolci e oli essenziali.
Oltre al consumo fresco, l’arancio trova largo impiego nella produzione di succhi, marmellate, canditi e oli essenziali. La varietà amara è particolarmente usata nella gastronomia e nell’industria cosmetica.

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Coltivazione e disponibilità
Gli alberi di mandarino sono più piccoli e resistenti al freddo rispetto a quelli dell’arancio.
La maturazione avviene principalmente in inverno.
L’albero dell’arancio è più grande e produttivo, ma meno resistente alle basse temperature.
La raccolta delle arance si protrae per un periodo più lungo, garantendo una disponibilità più ampia.
In sintesi, il mandarino e l’arancio condividono molte somiglianze ma si distinguono per dimensioni, sapore, facilità di consumo e utilizzi. Entrambi sono fondamentali per l’alimentazione e l’industria agroalimentare, offrendo sapori unici e benefici nutrizionali non indifferenti.