Sapevi che ogni anno oltre 35.000 persone muoiono in Europa per infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici? La minaccia dei superbatteri è ormai realtà. Ma una scoperta italiana apre uno spiraglio importante.
Un team internazionale, coordinato dall’Università degli Studi dell’Insubria e guidato dalla professoressa Flavia Marinelli, ha isolato una nuova molecola antibiotica che potrebbe cambiare il corso della lotta contro l’antibiotico-resistenza.
Che cos’è la kineomicina
La nuova sostanza si chiama kineomicina. Appartiene alla famiglia dei glicopeptidi, antibiotici potenti spesso usati come ultima risorsa nei casi più gravi.
Secondo quanto pubblicato su Communications Chemistry, rivista del Nature Portfolio, la kineomicina è in grado di inibire la crescita di batteri patogeni che non rispondono più agli antibiotici tradizionali.
Perché l’antibiotico-resistenza è un pericolo globale
“L’antibiotico-resistenza è una pandemia silenziosa che minaccia la salute globale” – ha dichiarato la professoressa Marinelli.
Questa condizione si verifica quando i batteri diventano resistenti ai farmaci utilizzati per curarli. In pratica, gli antibiotici non funzionano più. Le conseguenze possono essere devastanti:
- Infezioni che non guariscono
- Interventi chirurgici troppo rischiosi
- Trattamenti oncologici inefficaci
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera il fenomeno una delle principali emergenze sanitarie del nostro tempo.

Come è stata scoperta la kineomicina
Il gruppo di ricerca ha utilizzato un approccio multidisciplinare, combinando biotecnologie, biochimica e microbiologia.
Questi metodi innovativi hanno permesso di isolare e testare la nuova molecola su ceppi batterici resistenti ai principali antibiotici.
La sperimentazione è ancora nelle fasi iniziali, ma i primi risultati sono promettenti.
Prossimi passi della ricerca
La kineomicina dovrà ora superare test più approfonditi:
- Studi in vitro per comprenderne l’efficacia sui vari batteri
- Studi in vivo su modelli animali
- Valutazione della tossicità e della sicurezza
Solo dopo questi passaggi si potrà pensare a una sperimentazione clinica sull’uomo. Il percorso è lungo, ma la base scientifica è solida.
Perché questa scoperta è importante
In un momento storico in cui l’antibiotico-resistenza rischia di compromettere decenni di progressi medici, ogni nuova scoperta è fondamentale.
Questa molecola potrebbe diventare:
- Una nuova arma terapeutica contro i batteri resistenti
- Un esempio di come la scienza possa trovare soluzioni concrete
- Uno stimolo a investire nella ricerca, troppo spesso trascurata
Miti da sfatare sugli antibiotici
Molte persone usano gli antibiotici in modo errato, contribuendo alla resistenza. Ecco alcuni falsi miti:
- “Gli antibiotici curano l’influenza”: ❌ Falso, l’influenza è virale.
- “Se mi sento meglio posso smettere”: ❌ Falso, bisogna sempre completare la terapia.
- “Posso usare l’antibiotico avanzato da un’altra volta”: ❌ Falso e pericoloso.
Secondo l’AIFA e il Ministero della Salute, un uso corretto è il primo passo per contrastare la resistenza.