La stipsi, comunemente nota come stitichezza, è un disturbo intestinale caratterizzato da difficoltà nell’evacuazione delle feci, che possono risultare dure, scarse e poco frequenti. Si tratta di un problema molto diffuso, che può colpire persone di ogni età, influenzando la qualità della vita e causando fastidi come gonfiore addominale, dolore e una sensazione di evacuazione incompleta.
Le cause
Le cause della stipsi possono essere molteplici: alimentazione povera di fibre (un basso consumo di fibre, presenti in frutta, verdura, legumi e cereali integrali, può ridurre il volume e la morbidezza delle feci, rendendone più difficile l’espulsione); scarso apporto di liquidi (l’idratazione è essenziale per mantenere le feci morbide. Un’insufficiente assunzione di acqua può causare feci dure e secche, ostacolando il transito intestinale). E ancora: sedentarietà (una vita sedentaria rallenta la motilità intestinale); abitudini intestinali scorrette (come ignorare ripetutamente lo stimolo alla defecazione che può portare a un progressivo indebolimento del riflesso intestinale, contribuendo alla comparsa della stipsi); uso eccessivo di lassativi (che possono rendere l’intestino pigro, riducendo la sua capacità di funzionare autonomamente); cambiamenti nella routine o nello stile di vita (viaggi, cambi di alimentazioni, stress e alterazioni del sonno possono influenzare la regolarità intestinale); condizioni mediche e farmaci (alcune patologie, come la sindrome dell’intestino irritabile, il diabete, l’ipotiroidismo e le malattie neurologiche, possono favorire la stipsi. Anche alcuni farmaci, tra cui antidolorifici, antidepressivi e diuretici, possono contribuire al problema). La stipsi, infine, può essere causata da problemi intestinali o strutturali (come ostruzioni intestinali, emorroidi o altre condizioni anatomiche che possono rendere difficile l’evacuazione delle feci.
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Consigli utili
Per prevenire e combattere la stipsi, è fondamentale adottare uno stile di vita sano. Un’alimentazione ricca di fibre, l’assunzione di acqua a sufficienza e la pratica regolare di attività fisica possono favorire il corretto funzionamento dell’intestino. In alcuni casi, possono essere utili lassativi o probiotici, ma sempre sotto consiglio medico per evitare dipendenza o effetti indesiderati.
Come si legge su Dr Max, l’attività fisica serve a favorire la motilità intestinale; l’adeguato apporto di liquidi a mantenere le feci idratate; la regolarità dei pasti favorisce a sua volta la regolarità intestinale; bisogna poi assecondare lo stimolo a defecare per favorire la regolarità intestinale; infine occorre adottare una dieta ricca di fibre per stimolare il transito intestinale e favorire una buona consistenza delle feci.
Un disturbo da non sottovalutare
Se la stipsi diventa cronica o si associa a sintomi anomali, come sanguinamento o forte dolore addominale, è importante consultare un medico per escludere patologie più serie. Un intestino regolare è sinonimo di benessere generale, quindi è essenziale non sottovalutare questo disturbo e adottare le giuste strategie per prevenirlo e trattarlo.
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