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Quando il cuore si riposa davvero?

Il cuore lavora senza sosta, eppure riposa. Ma quando succede davvero?

di SapereOra
5 Giugno 2025
in Salute, Salute e Benessere
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Quando il cuore si riposa davvero?

Il cuore inizia a battere appena quattro settimane dopo il concepimento e non smette più fino alla fine della vita. Un’attività incessante che ci accompagna in ogni istante, anche mentre dormiamo. Ma se lavora ininterrottamente, quando si riposa il cuore?

Lo sapevi che il cuore umano pompa, nel corso della vita, una quantità di sangue pari al flusso continuo di un rubinetto aperto per 45 anni? Numeri impressionanti che fanno pensare a un organo instancabile, quasi “robotico”. Eppure, c’è un momento – anzi, molti – in cui il cuore si riposa. Anche se per pochi istanti.

Il riposo tra un battito e l’altro

La verità sorprendente è che il cuore si riposa tra un battito e l’altro. Ogni ciclo cardiaco è composto da due fasi:

  • La sistole, ovvero la contrazione del cuore per pompare il sangue.
  • La diastole, ovvero la fase di rilassamento, durante la quale il cuore si riempie di nuovo di sangue.

Durante la diastole, il cuore non solo si rilassa, ma recupera energia e riceve l’ossigeno di cui ha bisogno tramite le arterie coronarie. Questo intervallo rappresenta il vero momento di riposo per il muscolo cardiaco.

Perché una frequenza cardiaca più bassa è un buon segno?

Una persona adulta ha una frequenza cardiaca media di 72 battiti al minuto. Questo significa che il cuore ha 72 cicli di contrazione e rilassamento ogni 60 secondi. Se pensiamo che ogni battito è seguito da una piccola pausa, una frequenza più bassa aumenta la durata del riposo del cuore.

Per questo motivo, una frequenza cardiaca più lenta è spesso segno di buona salute cardiovascolare. Gli atleti, ad esempio, possono avere frequenze inferiori a 60 battiti al minuto. Il cuore, più efficiente, riesce a pompare più sangue con meno sforzo.

Il cuore malato e la necessità di rallentare

In caso di patologie cardiache, i medici agiscono spesso per rallentare il battito. Questo accade perché un cuore che batte troppo velocemente ha meno tempo per riposare e per nutrirsi.

Con l’aiuto di farmaci come i beta-bloccanti, si cerca di:

  • Ridurre la frequenza cardiaca.
  • Migliorare l’efficienza del cuore.
  • Diminuire il consumo di ossigeno del muscolo cardiaco.

Questo permette al cuore di lavorare meglio e riposare di più.

Lo stress e il ritmo accelerato del cuore

Anche le emozioni influenzano il nostro cuore. Sotto stress, ansia o paura, il battito accelera. Questo è un meccanismo evolutivo utile in situazioni di pericolo, ma se si ripete spesso, può affaticare il cuore.

Tecniche di rilassamento, come:

  • la respirazione profonda,
  • la meditazione,
  • o il mindfulness,

possono aiutare a rallentare il battito e quindi a favorire i micro-riposi del cuore.

Il cuore durante il sonno

Mentre dormiamo, il cuore approfitta del calo di attività per rallentare il ritmo. La frequenza cardiaca può scendere anche sotto i 60 battiti al minuto. Il corpo è in uno stato di riposo profondo e il cuore si adatta, riducendo il lavoro necessario.

Dormire bene significa offrire al cuore un’opportunità di rigenerarsi. Per questo, una buona igiene del sonno è fondamentale per la salute cardiaca.

Miti da sfatare sul cuore

Spesso si pensa che il cuore “non si fermi mai”. In realtà, anche se non cessa mai di battere, alterna momenti di sforzo a fasi di recupero.

Un altro mito è che un battito più veloce sia sempre meglio. In verità, è l’opposto. Una frequenza elevata costante può essere un campanello d’allarme.

Fonti come la Mayo Clinic e il National Institutes of Health confermano l’importanza di una frequenza cardiaca controllata e di momenti regolari di riposo.

Come prendersi cura del battito cardiaco

Per favorire un buon ritmo cardiaco, e quindi più momenti di riposo per il cuore, possiamo:

  • Fare attività fisica moderata e costante.
  • Seguire un’alimentazione equilibrata, povera di grassi saturi.
  • Dormire almeno 7-8 ore a notte.
  • Evitare fumo e alcol.
  • Ridurre lo stress con tecniche di rilassamento.

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FAQ

È vero che il cuore non si riposa mai?
Falso. Si riposa tra un battito e l’altro, nella fase chiamata diastole.

Una frequenza cardiaca più bassa è sempre migliore?
Non sempre. Se troppo bassa (bradicardia), può causare problemi. Ma una frequenza sotto i 70 battiti in un adulto sano è spesso un buon segno.

Come posso sapere se la mia frequenza cardiaca è normale?
Con un semplice misuratore da polso o con app dedicate. In media, tra 60 e 100 battiti al minuto a riposo.

Il cuore riposa durante il sonno?
Sì. Durante il sonno la frequenza cardiaca si abbassa, permettendo al cuore di recuperare.

Cosa posso fare per aiutare il cuore a “riposare” meglio?
Gestire lo stress, dormire bene, alimentarsi correttamente e fare movimento regolare.

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