In inverno, con l’arrivo del freddo, si può avere l’impressione di sentire più spesso il bisogno di urinare rispetto all’estate. Questo può sembrare curioso, dato che durante la stagione calda beviamo di più per reidratarci e, di conseguenza, la vescica si riempie più frequentemente, richiedendo di essere svuotata. Esiste quindi una reale connessione tra il freddo e lo stimolo di urinare?
La risposta della scienza
La scienza fornisce una spiegazione al fenomeno della diuresi legata al freddo. Si tratta di una risposta del corpo a una pressione arteriosa più elevata e a un ritmo cardiaco più intenso durante l’inverno. Nel suo libro “150 cose da sapere” (edizioni First), Louis-Guillaume Kan spiega che, sotto l’effetto del freddo, il corpo si autoregola per proteggere gli organi vitali. Per fare ciò, restringe i vasi sanguigni, concentra il sangue verso i muscoli e fa lavorare i reni a pieno regime, da cui deriva un aumento della produzione di urina.
Lo stimolo di urinare è legato anche alla pressione vescicale. Gli studi di Adler (1918) hanno evidenziato una contrazione inusuale del detrusore (il muscolo che costituisce la parete della vescica) quando si introduce acqua fredda nella vescica. I recettori sensibili al freddo presenti nell’uretra e nella vescica si contraggono quindi fortemente. Questo fenomeno è stato confermato da Adrien Vidart, chirurgo urologo all’ospedale Foch di Suresnes.
Non solo il freddo: anche l’acqua influenza la diuresi
Ma il freddo invernale non è l’unico responsabile della frequente necessità di urinare. Quando ci immergiamo in acqua, questa è spesso più fredda del corpo, come nel caso dell’acqua di mare. Similmente a quanto avviene con il freddo invernale, il corpo dirige il sangue in via prioritaria verso gli organi vitali (cervello, cuore e intestino) per proteggerli e mantenerli a temperatura. Questo meccanismo, che sollecita maggiormente i reni, ha come conseguenza l’aumento di quella che gli specialisti chiamano diuresi.
Di conseguenza, la balneazione e, per estensione, l’acqua, vengono associate inconsciamente allo stimolo di urinare attraverso un processo fisiologico. Il rumore dell’acqua che scorre (doccia o rubinetto) influenza il nostro cervello attraverso un riflesso condizionato (riflesso pavloviano) legato all’atto di urinare.
La Nicturia: quando lo stimolo si presenta di notte
La necessità di urinare durante la notte (nicturia), non solo in inverno, può causare problemi di salute a lungo termine. Ma perché avvertiamo questo bisogno? Questa perturbazione del sistema urinario può avere diverse origini. Innanzitutto, può essere la conseguenza di un consumo eccessivo di bevande (alcol, caffè o tisane), come accade in estate quando fa caldo e abbiamo bisogno di idratarci. Può anche essere legata all’assunzione di alcuni farmaci alla fine della giornata o essere il segnale di infezioni urinarie.
La nicturia è un problema multifattoriale, che può essere causato da ipertensione, apnea notturna, incontinenza legata all’età o alla gravidanza, prolasso, cancro della vescica o della prostata, e non deve mai essere ignorato. In caso di nicturia persistente, è fondamentale rivolgersi al proprio medico per individuare la causa e adottare le misure necessarie.
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