La polmonite è un’infezione che interessa il tratto respiratorio inferiore, coinvolgendo trachea, bronchi e polmoni. Il polmone destro è suddiviso in tre lobi, mentre il polmone sinistro ne ha due. La malattia può colpire uno solo dei polmoni, ed è definita monolaterale, oppure entrambi, diventando così una polmonite bilaterale. Questa condizione comporta una ridotta capacità respiratoria e aumenta il rischio di complicazioni. La polmonite può essere causata sia da infezioni virali che batteriche, con le forme virali più rare e tipiche di pazienti con difese immunitarie compromesse, come chi sta seguendo chemioterapie o immunoterapie.
I sintomi e l’evoluzione della polmonite
I sintomi della polmonite possono manifestarsi improvvisamente o peggiorare gradualmente. I più comuni includono tosse, tachicardia, febbre, sudorazione e brividi, oltre a dolori al petto che si intensificano durante la respirazione o la tosse. La perdita di appetito e il senso di malessere generale sono anch’essi frequenti. Questi segnali, se non trattati tempestivamente, possono condurre a complicazioni più gravi, inclusi problemi respiratori e insufficienza cardiaca.
Il caso di Papa Francesco: i rischi della polmonite bilaterale
Il trattamento della polmonite bilaterale diventa particolarmente critico nei pazienti con funzionalità polmonare compromessa, come nel caso di Papa Francesco, che ha subito un intervento di asportazione del lobo superiore del polmone destro. Questo tipo di intervento riduce la capacità polmonare, rendendo il trattamento della polmonite più difficile e aumentando il rischio di sofferenza respiratoria e scompenso cardiaco.
Il trattamento della polmonite bilaterale
Il trattamento della polmonite bilaterale prevede l’utilizzo di antibiotici ad ampio spettro, cortisone per migliorare la funzionalità respiratoria e diuretici per evitare scompensi cardiaci. È fondamentale monitorare il corso della malattia attraverso una Tac del torace e l’esame della proteina C reattiva, che aiuta a valutare l’andamento dell’infiammazione polmonare.
L’età avanzata e le comorbidità: il rischio maggiore
La polmonite bilaterale è una condizione che comporta rischi elevati soprattutto per i pazienti anziani, come nel caso di Papa Francesco, che ha 88 anni. L’età avanzata comporta una minore risposta del sistema immunitario, nonostante l’uso di antibiotici. Inoltre, nei pazienti anziani sono comuni le comorbidità, ossia la presenza di altre malattie, che rendono il trattamento più difficile e imprevedibile. La funzionalità cardiaca può essere notevolmente diversa rispetto a quella di una persona giovane, il che aumenta il rischio di complicazioni gravi. “ìUna polmonite può richiedere da 5 a 10 giorni per il recupero, ma con le comorbidità il decorso diventa meno prevedibile.
La gestione della polmonite nei pazienti con difficoltà respiratoria
Il trattamento delle forme gravi di polmonite, come quella bilaterale, deve essere attentamente monitorato, soprattutto quando il paziente presenta un quadro respiratorio compromesso. In questi casi, la gestione tempestiva e il monitoraggio continuo sono cruciali per prevenire ulteriori complicazioni, tra cui l’insufficienza respiratoria e il rischio di septicemia.
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