La celiachia è una delle malattie autoimmuni più sottovalutate, eppure colpisce milioni di persone nel mondo. In Italia, secondo l’ultimo rapporto del Ministero della Salute, circa 600.000 individui ne soffrono, ma solo un terzo ha ricevuto una diagnosi formale.
Riconoscere la malattia e fare i giusti controlli può migliorare radicalmente la vita e prevenire gravi conseguenze. Ma quali sono questi test? Chi dovrebbe farli? E quando è il momento giusto?
Sai che una persona su 100 ha la celiachia ma molti non lo sanno?
Secondo l’AIC – Associazione Italiana Celiachia, la celiachia spesso rimane silenziosa per anni. In tanti casi non si manifesta con sintomi classici, ma con segnali confusi che si possono facilmente ignorare.
Vediamo insieme come riconoscerla e quali esami salvavita richiedere.
Cos’è davvero la celiachia?
La celiachia è una malattia autoimmune in cui il corpo reagisce al glutine attaccando l’intestino tenue. Il risultato è l’atrofia dei villi intestinali, quei filamenti che servono ad assorbire le sostanze nutritive.
Quindi, anche mangiando bene, una persona celiaca non assorbe ciò di cui ha bisogno.
Sintomi comuni (e meno comuni) della celiachia
La celiachia non è sempre uguale per tutti. Alcune persone hanno sintomi chiari, altre non avvertono nulla per anni. Tra i segnali più comuni:
- Diarrea persistente
- Dolore e gonfiore addominale
- Stanchezza cronica
- Dimagrimento inspiegabile
- Anemia
- Nausea o vomito
- Afte ricorrenti
- Infertilità
E in alcuni casi: nessun sintomo.
Perché una diagnosi precoce può salvarti
Ignorare la celiachia o scoprirla tardi può causare danni permanenti. Tra le conseguenze possibili:
- Osteoporosi precoce
- Ritardi di crescita nei bambini
- Problemi neurologici (neuropatie, atassia)
- Infertilità
- Rischio aumentato di linfoma intestinale
Una diagnosi corretta e una dieta senza glutine portano spesso a una remissione completa dei sintomi e prevengono danni futuri.
✅ TEST E CONTROLLI: ECCO COSA FARE
1. Esami del sangue (sierologici)
Sono il primo passo diagnostico. Vanno eseguiti mentre si consuma glutine regolarmente:
- Anticorpi anti-transglutaminasi (tTG-IgA)
- Anticorpi anti-endomisio (EMA)
- Dosaggio IgA totali
2. Biopsia intestinale
È la conferma finale. Viene effettuata tramite endoscopia e consente di osservare direttamente la mucosa intestinale danneggiata.
3. Test genetici HLA-DQ2/DQ8
Se non hai gli aplotipi HLA-DQ2 o DQ8, la celiachia è altamente improbabile. Un test utile soprattutto nei familiari di celiaci o in caso di diagnosi dubbia.
Chi dovrebbe fare i test per la celiachia?
- Persone con sintomi sospetti
- Familiari di celiaci
- Chi ha malattie autoimmuni (tiroidite, diabete tipo 1)
- Donne con aborti spontanei ricorrenti
- Bambini con ritardi di crescita
- Chi soffre di osteoporosi precoce

✅ Dopo la diagnosi: controlli da non saltare
- Esami del sangue periodici
- Visita nutrizionale con esperto
- MOC per monitorare la salute ossea
- Verifica della dieta tramite diario alimentare
✅ Sfatiamo i falsi miti sulla celiachia
“La celiachia è solo un’intolleranza.”
❌ Falso. È una malattia autoimmune sistemica.
“Se non ho sintomi, non ce l’ho.”
❌ Falso. Esistono forme silenti.
“Tolgo il glutine da solo e vedo come va.”
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❌ Pericoloso! I test diventano inattendibili se elimini il glutine prima della diagnosi.Telegram: iscriviti qui
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