La gravidanza è un periodo dolce e magico nella vita di ogni donna, un viaggio unico fatto di emozioni intense e aspettative. Durante questi mesi preziosi, prendersi cura di sé diventa fondamentale non solo per il proprio benessere, ma anche per quello del bambino in arrivo. Una sana e corretta alimentazione è il primo passo per garantire energia, equilibrio e i nutrienti essenziali per lo sviluppo del piccolo. Scegliere cibi freschi, ricchi di vitamine, minerali e proteine, e mantenere una dieta bilanciata non è solo una scelta di salute, ma un atto d’amore verso il proprio futuro. In gravidanza alcuni alimenti dovrebbero essere evitati o mangiati con cautela.
Il tonno in scatola
All’argomento ha dedicato un dettagliato articolo Allo Docteurs, con il parere di Alexandra Retion, dietista-nutrizionista.
Il tonno in scatola è presente in molte cucine. Da consumare direttamente o da integrare in tante ricette, non trova però accordo sul suo utilizzo a causa della presenza di mercurio, come evidenziato recentemente da alcune Ong che hanno messo in guardia dal suo utilizzo. Dobbiamo eliminarlo completamente dalla nostra dieta?
La questione riguarda soprattutto le categorie di popolazione più a rischio, come i bambini piccoli, le persone immunocompromesse o in gravidanza .
“In termini assoluti, è sempre possibile mangiare tonno in gravidanza – afferma Alexandra Retion, – . Non bisogna trascurare il fatto che il tonno resta un’ottima fonte di acidi grassi e vitamina D, ideali da inserire nella dieta in tempi normali, e ancor più durante la gravidanza”.
Una importate distinzione
Il tonno è rinomato per la sua ricchezza di omega 3, un acido grasso.
“È importante distinguere tra tonno fresco e tonno in scatola – aggiunge Retion -. Il tonno trovato in scatola, spesso tonno bianco o tonnetto striato, non è necessariamente considerato un pesce azzurro, a differenza del tonno rosso, che ha la carne rossa”. I pesci grassi, come suggerisce il nome, sono più interessanti per il loro apporto di acidi grassi buoni.
Mangiarlo poco e privilegiare altri pesci
I tonni rossi, di dimensioni maggiori rispetto ai cugini bianchi, sono però più esposti alla contaminazione da metalli pesanti, avverte la dietista. “Poiché si trovano più in alto nella catena alimentare, il rischio che siano contaminati da mercurio o piombo è maggiore”.
Quindi la raccomandazione è di non mangiare tonno, né fresco né in scatola, più di “una volta alla settimana”.
Durante la gravidanza, Retion consiglia di mangiare altri pesci grassi “situati più in basso nella catena alimentare, quindi meno soggetti a essere contaminati da metalli pesanti”.
Tante le alternative al tonno, come ad esempio sgombro, sarde o acciughe.

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Si può mangiare il tonno crudo in gravidanza?
Alla domanda la risposta della specialista è senza esitazione: “Devi assolutamente evitare di consumare tonno crudo quando sei incinta”. Non solo tonno però, perché “questo vale anche per la carne cruda o altro pesce crudo, in particolare nel sushi o nei ceviches”.
I rischi sono rilevanti. Infatti “durante la gravidanza, gli alimenti crudi o poco cotti comportano un rischio maggiore di sviluppare la listeriosi o la toxoplasmosi. Ciò può avere gravi conseguenze per la salute del bambino”.
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