In gravidanza, l’alimentazione è un aspetto cruciale per la salute della futura mamma e del bambino. Molti alimenti sono sconsigliati o addirittura vietati durante questo periodo, principalmente per il rischio di contrarre infezioni batteriche come listeria, salmonella e toxoplasmosi. Tra questi troviamo cibi crudi o poco cotti come sushi, ostriche, tartare, carpacci e salumi non cotti (prosciutto crudo, salame, bresaola). Anche alcuni formaggi a pasta molle prodotti con latte crudo, come il brie o il gorgonzola, sono da evitare per lo stesso motivo.
Tuttavia, esiste un’altra categoria di alimenti che le donne incinte devono escludere dalla propria dieta: la selvaggina e le frattaglie. In questo caso, il divieto non è legato solo al rischio di infezioni, ma anche e soprattutto alla possibile contaminazione da piombo.
Il piombo è un metallo pesante tossico che può causare gravi danni al feto, come problemi neurologici, ritardo nello sviluppo e deficit cognitivi. La selvaggina, come cinghiali, cervi, caprioli e lepri, può essere contaminata da piombo a causa dell’utilizzo di munizioni al piombo durante la caccia. Le minuscole particelle di piombo, invisibili a occhio nudo, si disperdono nella carne dell’animale e possono essere ingerite dalla futura mamma.
L’Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria dell’alimentazione (ANSES) ha lanciato l’allarme nel 2018, evidenziando la presenza di piombo nella carne di selvaggina e mettendo in guardia la popolazione sui rischi associati al suo consumo, soprattutto per le donne in gravidanza.
Il problema non riguarda solo la selvaggina terrestre, ma anche quella acquatica come oche e anatre. Questi animali possono ingerire pallini di piombo presenti nell’acqua e nei sedimenti, accumulando il metallo tossico nei loro tessuti.
Pertanto, per garantire la salute del nascituro, è fondamentale che le donne in gravidanza evitino completamente il consumo di selvaggina e frattaglie, indipendentemente dalla modalità di cottura. Esistono molte alternative sicure e nutrienti per soddisfare il fabbisogno proteico durante la gravidanza, come carne magra, pesce cotto, uova, legumi e latticini pastorizzati.
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