Il caffè è una delle bevande più amate al mondo, una presenza costante nella routine quotidiana di milioni di persone. Per molti, il gesto di bere una tazza di caffè al mattino rappresenta un vero e proprio rituale, un momento di piacere che dona energia e concentrazione per affrontare la giornata. Oltre al suo valore culturale e sociale, il caffè vanta innumerevoli proprietà benefiche per la salute, come dimostrano recenti studi scientifici. Ricco di antiossidanti, contribuisce a combattere i radicali liberi, supporta il metabolismo e, se consumato con moderazione, può ridurre il rischio di alcune malattie croniche, come il diabete di tipo 2 e le patologie neurodegenerative. Un piccolo piacere quotidiano che unisce gusto e benessere.
Ha innumerevoli benefici
Muy Interesante ha dedicato un dettagliato articolo ai benefici del caffè. Non contiene soltanto antiossidanti, ma anche vitamine del gruppo B, minerali come il magnesio e una serie di composti bioattivi che possono migliorare la nostra salute a lungo termine.
Gli studi dimostrano che i bevitori di caffè hanno un rischio inferiore di sviluppare malattie come il diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro, in particolare quelli legati al fegato e al colon. Gli antiossidanti presenti nel caffè, come i polifenoli, combattono l’infiammazione, che è un fattore chiave nello sviluppo di queste malattie.
Si ritiene inoltre che la caffeina, insieme ad altri composti presenti nel caffè, protegga i neuroni, rallentando il declino cognitivo tipico di malattie come l’Alzheimer e il Parkinson.
E il decaffeinato?
Molte persone ritengono che il caffè decaffeinato perda i benefici della caffeina ma sbagliano: gli studi dimostrano che è altrettanto efficace nel ridurre il rischio di malattie croniche.
I potenziali rischi del caffè
Il caffè però è anche una bevanda controversa, e non sono pochi coloro che ritengono che consumarlo non faccia bene alla salute, soprattutto soprattutto in relazione alla possibile presenza di composti cancerogeni. A tal proposito si parla molto dell’acrilammide, un sottoprodotto chimico che si forma quando i chicchi di caffè vengono tostati ad alte temperature.
L’acrilammide è stata classificata come “probabilmente cancerogena” per l’uomo dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC). È stato osservato in studi su animali che l’esposizione a livelli elevati di questa sostanza può aumentare il rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro. Tuttavia, è importante notare che i livelli presenti nel caffè sono molto inferiori a quelli utilizzati in questi studi sperimentali e non è stato dimostrato che l’acrilammide contenuta in dosi normali di caffè abbia un impatto negativo significativo sull’uomo.
Da precisare poi che il consumo di caffè non filtrato (come il caffè turco o francese) è stato collegato ad un aumento dei livelli di colesterolo LDL, ma ciò si verifica solo nelle persone che consumano grandi quantità di questo tipo di caffè.
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Bisogna prestare attenzione a come si prepara il caffè
Non basta dire che bere caffè non comporta rischi per la salute. Un altro aspetto rilevante è il modo in cui prepariamo e consumiamo il caffè e soprattutto gli ingredienti che aggiungiamo. Grandi quantità di zucchero, creme o sciroppi ad alto contenuto di grassi possono trasformare una bevanda salutare in un cocktail di calorie vuote. Inoltre, il caffè bollito, tipico in alcune regioni, è stato collegato a livelli di colesterolo più alti, quindi è preferibile optare per metodi di filtraggio più sani.
Benefici più numerosi degli svantaggi
Nonostante i possibili rischi come l’acrilammide, la maggior parte degli studi converge sulla constatazione che i benefici del caffè superano di gran lunga gli svantaggi. Questo vale se il caffè viene consumato con moderazione, ovvero da 3 a 4 tazze al giorno. I composti antiossidanti e antinfiammatori presenti nel caffè, come polifenoli e diterpeni, sono fondamentali per il suo ruolo protettivo nella salute.
Tuttavia, sono necessari altri studi, effettuati su campioni più ampi di popolazione.
Quando il caffè non è consigliato
Nonostante i benefici, ci sono condizioni in cui il consumo di caffè non è consigliato. È il caso di persone con problemi di ansia o insonnia; durante la gravidanza e l’allattamento; chi soffre di disturbi gastrointestinali come il reflusso gastroesofageo o la gastrite; persone con ipertensione non controllata.
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