Soffri spesso di gonfiore, crampi o diarrea? Potrebbe trattarsi di colite. E no, non sei solo: secondo l’ISS, milioni di italiani convivono con disturbi intestinali, spesso senza saperlo. Ma la buona notizia è che, in molti casi, cambiare ciò che metti nel piatto può fare una differenza enorme.
La colite è un’infiammazione del colon che può essere temporanea o cronica, e si presenta con sintomi fastidiosi come dolore addominale, alterazioni dell’alvo (diarrea o stitichezza), gonfiore e senso di malessere. Una dieta mirata non guarisce la colite, ma può ridurre i sintomi in modo significativo. Ecco cosa non dovresti mangiare se vuoi migliorare il tuo equilibrio intestinale.
Cibi fritti e grassi: una miccia per l’infiammazione
Lo sapevi che i cibi fritti rallentano la digestione e possono peggiorare i sintomi della colite? Il motivo è semplice: sono ricchi di grassi saturi, difficili da assimilare per un intestino infiammato. Oltre a peggiorare il gonfiore, possono stimolare spasmi intestinali.
Evita:
- Patatine fritte
- Cotolette impanate
- Snack confezionati
- Frittelle e street food
Alternativa: preferisci cotture leggere come al vapore, al forno o alla griglia. Il tuo intestino ti ringrazierà.
Latticini: non sempre amici dell’intestino
Molti soggetti con colite hanno difficoltà a digerire il lattosio, lo zucchero contenuto nel latte. Questo può causare fermentazione e peggiorare il meteorismo.
Da limitare:
- Latte vaccino intero
- Formaggi stagionati (ricchi di grassi e sale)
- Yogurt zuccherati
Puoi provare:
- Latte senza lattosio
- Yogurt greco naturale
- Formaggi freschi e leggeri (come ricotta vaccina)
“Il lattosio può essere un vero problema per chi soffre di colite: ascoltare il proprio corpo è fondamentale”, afferma il dott. Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista, in un’intervista a Fondazione Veronesi.
Alimenti da evitare Alternative consigliate Fritti e grassi Cottura al vapore o al forno Latticini interi Latte senza lattosio, ricotta magra Legumi interi Vellutate di legumi passati Caffè e tè forte Tisane calmanti Dolci confezionati Frutta cotta o secca
Legumi interi: preziosi ma impegnativi
I legumi sono ricchi di fibre e proteine vegetali, ma possono creare problemi a chi soffre di colite, soprattutto se consumati interi. Ceci, fagioli e lenticchie contengono oligosaccaridi che fermentano nell’intestino, causando gas e gonfiore.
Meglio evitarli se:
- Hai colite in fase attiva
- Soffri di meteorismo
- Noti peggioramenti dopo il consumo
Puoi reintrodurli gradualmente sotto forma di vellutate ben cotte e passate.
Caffè, tè nero e bevande eccitanti: falsi amici
Caffeina e teina stimolano la motilità intestinale. Potresti pensare che aiutino in caso di stitichezza, ma spesso peggiorano i crampi e la diarrea. Inoltre, il caffè può irritare la mucosa gastrica e intestinale.
Fai attenzione a:
- Caffè espresso
- Tè nero o verde troppo forte
- Bibite energetiche
Sostituisci con infusi rilassanti (camomilla, finocchio, malva) e acqua a temperatura ambiente.

Zuccheri raffinati e dolci industriali: i peggiori nemici silenziosi
Biscotti, merendine, torte e dolci confezionati contengono zuccheri semplici e grassi trans. Questi ingredienti possono alterare il microbiota intestinale, alimentare l’infiammazione e stimolare la produzione di gas.
Evita in particolare:
- Dolciumi industriali
- Caramelle gommose
- Bibite zuccherate
Scegli spuntini più sani: frutta cotta, crackers integrali senza zuccheri, piccole porzioni di frutta secca (se tollerata).
Verdure crude: non tutte sono innocue
Le verdure fanno bene, ma quando si ha la colite alcune possono risultare troppo ricche di fibre insolubili e creare attrito sulla mucosa intestinale infiammata. In particolare:
- Cavolfiori
- Broccoli
- Cipolla cruda
- Peperoni
Meglio optare per verdure cotte, sminuzzate, senza buccia e ben digeribili: carote, zucchine, patate, zucca.
Bevande alcoliche: irritazione assicurata
Anche un solo bicchiere può bastare a scatenare un malessere. L’alcol è un irritante intestinale, può aumentare la permeabilità intestinale e alterare l’equilibrio del microbiota.
Meglio evitarlo del tutto, soprattutto nei periodi in cui i sintomi si fanno più intensi.
Cibi piccanti e spezie forti: attenzione agli eccessi
Peperoncino, pepe nero, curry: in piccole quantità possono essere tollerati, ma in molti casi peggiorano i sintomi della colite. Se avverti bruciore o crampi dopo averli consumati, riducili drasticamente.
Alimenti sì: cosa puoi mangiare con la colite?
Ecco un elenco utile di cibi più facilmente tollerati:
- Riso bianco, patate, pane tostato
- Carne magra (pollo, tacchino, coniglio)
- Pesce bianco cotto al vapore o al forno
- Uova sode o alla coque
- Verdure cotte e ben frullate
- Mele cotte, banane mature
- Yogurt magro (se ben tollerato)
- Acqua naturale, tisane leggere
FAQ
La colite si cura solo con l’alimentazione?
No, l’alimentazione aiuta a gestire i sintomi ma non rappresenta una cura. È importante consultare un gastroenterologo per una diagnosi precisa.
Posso bere latte con la colite?
Dipende dalla tolleranza individuale. Molti pazienti trovano sollievo passando a prodotti senza lattosio.
I probiotici fanno bene?
In alcuni casi sì, soprattutto se selezionati da un medico. Aiutano a riequilibrare il microbiota intestinale.
Cosa mangiare durante una crisi?
Alimenti leggeri, cotti, poveri di fibre e grassi: riso, carote lessate, pollo alla griglia, mela cotta.
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