Lo sapevi che in Italia meno del 20 % dei casi di carcinoma gastrico viene diagnosticato in fase precoce? Questa scoperta tragica compromette seriamente la possibilità di sopravvivenza a lungo termine.
Contesto epidemiologico
Nel 2024, in Italia, si sono registrati circa 14.100 nuovi casi di carcinoma gastrico, ma solo meno del 20 % di questi viene identificato in fase iniziale. Di conseguenza, la sopravvivenza a 5 anni si attesta intorno al 32 %. In confronto, Paesi come Giappone e Corea del Sud superano il 60 %, grazie a programmi di screening sistematici che includono la gastroscopia.
Differenze tra Europa e Oriente
Nei Paesi orientali, la gastroscopia rientra regolarmente tra gli esami di screening anti-cancro offerti dai sistemi sanitari pubblici. In Occidente, tra cui l’Italia, non vi sono strategie analoghe per il tumore dello stomaco. Eseguirla a tappeto non risulterebbe efficace né sostenibile in termini di costo-efficacia, al contrario di esami come la mammografia, il test del sangue occulto nelle feci e il Pap test / HPV test.
Nasce GastroFORM
Il questionario GastroFORM – parte del progetto europeo Gastroscreening – propone un approccio innovativo: un test di primo livello, non invasivo, economico e specifico per identificare persone a rischio. Dopo la compilazione, agli individui ad alto rischio può essere suggerita una gastroscopia mirata, aumentando le possibilità di diagnosi precoce.
Sviluppo del questionario
Nel 2022 una prima versione con 38 domande, sottoposta a circa 5.000 persone tra i 40 e gli 80 anni, ha portato al consiglio di fare gastroscopia a più di 600 soggetti. Grazie al coinvolgimento dell’Istituto Mario Negri di Milano, la versione definitiva è stata ampliata a 79 domande, includendo:
- Anamnesi personale e familiare
- Stili di vita: consumo di alcol, fumo, attività fisica
- Abitudini alimentari, con analisi di cibi associati a rischio più alto (carni processate, salati) o più basso (frutta, verdura, cereali integrali)
Obiettivo: validazione scientifica
La validazione sarà presentata al Convegno Nazionale Road to Gastroscreening/3 a Brescia, con la partecipazione di medici, epidemiologi, anatomopatologi, biologi molecolari, Istituzioni e associazioni di pazienti. Lo studio coinvolge 10 centri di Endoscopia Digestiva in Italia, che analizzeranno la corrispondenza fra risposte al questionario e referti endoscopici/biopsie.
Risultati attesi
L’obiettivo principale è la diagnosi di lesioni pre-tumorali come:
- Esofago di Barrett
- Gastrite cronica atrofica con metaplasia intestinale
- NIN (neoplasia non invasiva)
Attualmente, la gastroscopia rileva solo circa l’8 % di queste lesioni. Con GastroFORM, si punta a una copertura del 40 %, simile all’efficacia nella rimozione di polipi intestinali grazie alla colonscopia.
Approfondimento
Il professor Gian Luca Baiocchi sottolinea: “In Giappone e Corea del Sud l’adesione al programma di screening gastrico è elevata e supera il 70%… se esteso a tutti i cittadini al di sopra di una certa età, non risponderebbe ai criteri di costo‑efficacia …”. Silvano Gallus aggiunge che “abbiamo aumentato il numero di domande di GastroFORM… molti quesiti si concentrano sull’anamnesi e sugli stili di vita… offrendo uno strumento utile per orientare strategie di diagnosi precoce”.