Una crescente preoccupazione medica si diffonde in diverse nazioni europee a causa della recrudescenza di un parassita potenzialmente letale: la Echinococcus multilocularis, una tenia in grado di colonizzare gli organi umani e causare danni irreversibili. Questa infezione, precedentemente considerata rara, sta registrando un allarmante aumento di casi, come evidenziato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (WOAH), che ha lanciato un avvertimento specifico per Germania, Svizzera e Francia. Questo minuscolo parassita, che si sviluppa silenziosamente all’interno del corpo, rappresenta ora una seria minaccia per la salute pubblica, ricordando la sottile linea che separa la quotidianità da un pericolo invisibile.
Caratteristiche e Modalità di Contagio dell’Echinococcus Multilocularis
L’Echinococcus multilocularis è una tenia di dimensioni ridotte che abitualmente risiede nell’intestino di volpi, cani e gatti. La trasmissione all’uomo avviene attraverso l’ingestione accidentale delle uova microscopiche del parassita, che possono contaminare acqua, alimenti o il suolo. Una volta penetrate nell’organismo umano, le larve non permangono nell’intestino, ma migrano prevalentemente verso il fegato, dove formano cisti invasive. Queste cisti si espandono in modo simile a un tumore maligno, distruggendo il tessuto sano circostante. Con il progredire dell’infezione, le larve possono invadere anche polmoni, cervello e altri organi vitali. A differenza di altre forme di infestazione da tenia, l’echinococcosi alveolare, la malattia causata da questo parassita, richiede trattamenti prolungati e spesso interventi chirurgici complessi per salvare la vita del paziente.
Fattori Determinanti l’Aumento dei Casi
Gli esperti hanno individuato diversi fattori che contribuiscono all’incremento dei casi di echinococcosi alveolare:
- Crescita delle popolazioni di volpi in aree urbane e periurbane, fenomeno in parte attribuibile a politiche di protezione della fauna selvatica.
- Aumento dell’interazione tra esseri umani e animali selvatici e domestici infetti.
- Cambiamenti climatici che favoriscono la sopravvivenza delle uova del parassita nell’ambiente esterno.
- Consumo di frutta selvatica non lavata, acqua non trattata e contatto con suoli contaminati.
In alcune regioni della Germania e della Svizzera, i casi di echinococcosi alveolare sono quintuplicati nell’ultimo decennio, evidenziando la rapidità con cui questa minaccia si sta espandendo.
La Natura Silenziosa dell’Infezione e i Segnali d’Allarme
Una delle maggiori difficoltà nel contrastare l’echinococcosi alveolare risiede nella sua capacità di rimanere silente per anni prima di manifestare sintomi evidenti. Questo ritardo nel riconoscimento dell’infezione spesso conduce a diagnosi tardive, quando il danno epatico è già in stadio avanzato. Tuttavia, alcuni segnali d’allarme possono suggerire la presenza del parassita:
- Dolore addominale persistente.
- Gonfiore addominale inspiegabile.
- Perdita di peso senza una causa apparente.
- Fatica estrema.
- Ittero (colorazione giallastra della pelle e degli occhi).
- Sintomi neurologici, qualora il parassita dovesse invadere il cervello.
La natura asintomatica dell’infezione nelle sue fasi iniziali fa sì che molti casi vengano scoperti solo quando il fegato ha subito danni significativi.

Strategie di Prevenzione per Proteggere la Salute
La prevenzione del contagio della tenia Echinococcus multilocularis e la protezione della propria salute richiedono l’adozione di semplici ma cruciali abitudini quotidiane, specialmente per chi vive o si reca in zone rurali o con una significativa presenza di fauna selvatica:
- Lavare accuratamente frutta e verdura selvatica prima del consumo.
- Evitare di bere acqua proveniente da fonti non trattate in aree rurali o montane.
- Lavare accuratamente le mani dopo aver manipolato terra, animali domestici o dopo aver camminato in aree naturali.
- Sottoporre regolarmente a trattamenti antiparassitari cani e gatti che hanno accesso all’esterno.
- Evitare il contatto non necessario con volpi o altri animali selvatici.
In aree considerate a rischio elevato, alcuni paesi raccomandano anche controlli medici periodici per le persone che potrebbero essere state esposte al parassita.
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