Gli Stati Uniti stanno affrontando una delle più gravi epidemie di morbillo degli ultimi decenni, con 642 casi confermati a livello nazionale dall’inizio del 2025. Il Texas, epicentro del focolaio, registra da solo 499 casi, concentrati soprattutto nella contea di Gaines, una zona rurale del West Texas nota per la presenza di comunità mennonite con tassi di vaccinazione particolarmente bassi. L’epidemia, scoppiata a fine gennaio, ha già causato la morte di due bambini non vaccinati: Kayley Fehr, 6 anni, deceduta a febbraio, e Daisy Hildebrand, 8 anni, morta nei giorni scorsi in un ospedale di Lubbock. Questi decessi, i primi per morbillo negli USA in un decennio, hanno riacceso il dibattito sulla vaccinazione e messo sotto i riflettori il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., figura controversa per il suo passato di scetticismo verso i vaccini.
Il dramma di due famiglie e una comunità in lutto
La tragedia ha colpito duro a Seminole, una piccola città texana dove si è svolto domenica il funerale di Daisy Hildebrand. Kennedy, presente per offrire conforto, ha descritto l’incontro con le famiglie delle vittime in un post su X: “La mia intenzione era di venire qui in silenzio per consolare le famiglie e stare con la comunità nel loro momento di dolore”. Entrambi i bambini appartenevano alla comunità mennonita, un gruppo religioso che spesso rifiuta i vaccini per motivi di fede. Secondo Aaron Davis, vicepresidente dell’UMC Health System di Lubbock, Daisy “stava ricevendo cure per complicazioni del morbillo mentre era ricoverata in ospedale. È importante notare che non era stata vaccinata e non aveva patologie pregresse note”. Lo stesso vale per Kayley, sana prima di contrarre il virus.
Kennedy: da no-vax a sostenitore del vaccino MMR
Robert F. Kennedy Jr., nominato Segretario alla Salute e ai Servizi Umani (HHS) sotto l’amministrazione Trump, è noto per aver fondato il gruppo anti-vaccino Children’s Health Defense e per aver diffuso teorie contro i vaccini negli ultimi anni. Tuttavia, di fronte alla gravità dell’epidemia, ha compiuto un’inaspettata inversione di rotta. In un post su X, ha dichiarato: “Il modo più efficace per prevenire la diffusione del morbillo è il vaccino MMR”. Questa affermazione, la più diretta mai espressa da Kennedy sull’argomento, segna un cambiamento radicale rispetto alle sue posizioni passate, quando sosteneva che i vaccini fossero pericolosi e promuoveva rimedi alternativi. La dichiarazione è arrivata dopo settimane di critiche per la sua gestione iniziale dell’epidemia, definita da alcuni “non insolita” nonostante i numeri record e le morti.
Il dietrofront di Kennedy non è passato inosservato. La CNN ha riportato che il segretario si è recato in Texas non solo per supportare le famiglie, ma anche per “imparare come le nostre agenzie dell’HHS possono collaborare meglio con i funzionari sanitari locali per controllare l’epidemia”. La sua presenza a Seminole, fuori da una chiesa mennonita durante il funerale di Daisy, ha simbolizzato un tentativo di riconciliazione con una comunità diffidente verso le autorità sanitarie.
La risposta del CDC e il piano d’azione
I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno intensificato gli sforzi per contenere il virus, inviando un team in Texas su richiesta del governatore Greg Abbott. Kennedy ha annunciato che il CDC “rafforzerà la capacità di risposta locale e statale in diverse regioni del Texas, fornendo alle farmacie e alle cliniche i vaccini MMR necessari e altri medicinali”. Finora, l’HHS ha inviato 2.000 dosi di vaccino al Texas attraverso il suo programma di immunizzazione, un intervento che riflette l’urgenza di aumentare i tassi di vaccinazione, scesi pericolosamente in alcune aree. Secondo i dati del CDC, il 95% dei contagiati a livello nazionale non era vaccinato, un segnale chiaro della vulnerabilità delle comunità non protette.
L’epidemia si è estesa oltre il Texas, con 54 casi in New Mexico, 10 in Oklahoma, e segnalazioni in Kansas e persino in Messico. Se il trend continuasse, gli Stati Uniti rischierebbero di perdere lo status di Paese libero dal morbillo, conquistato nel 2000 grazie a campagne di vaccinazione di massa. La situazione è aggravata dalla disinformazione: gruppi no-vax hanno attribuito le morti a presunti errori medici, senza prove, complicando gli sforzi delle autorità sanitarie.
Trattamenti controversi: budesonide e claritromicina sotto accusa
Nonostante il suo endorsement al vaccino, Kennedy ha continuato a promuovere terapie alternative, suscitando preoccupazioni tra gli esperti. Durante la visita in Texas, ha incontrato due medici locali, Richard Bartlett e Ben Edwards, definiti da lui “guaritori straordinari” per aver trattato circa 300 bambini mennoniti con budesonide (uno steroide) e claritromicina (un antibiotico) in forma aerosolizzata. Kennedy ha lodato questi approcci su X, suggerendo che potrebbero rappresentare un’opzione valida. Tuttavia, Stat News ha sottolineato che si tratta di “trattamenti non ortodossi e non provati” contro il morbillo. Gli esperti, inclusi quelli del CDC, confermano che non esistono antivirali specifici per il virus e che il vaccino rimane l’unica prevenzione efficace. La budesonide potrebbe alleviare i sintomi respiratori in caso di complicazioni, ma non cura l’infezione, mentre la claritromicina è utile solo contro infezioni batteriche secondarie, non contro il morbillo stesso.
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