Nonostante l’immaginario collettivo associ l’elezione papale a cardinali o vescovi, il diritto canonico sorprende con una regola poco conosciuta. Chiunque sia di sesso maschile, battezzato nella Chiesa cattolica e celibe al momento dell’elezione può, almeno in teoria, essere scelto come successore di San Pietro.
Infatti, il Codice di Diritto Canonico non impone che il Pontefice debba provenire dal Collegio Cardinalizio o dal clero. Sebbene, nella pratica, tutti i Papi siano stati almeno vescovi, le norme canoniche restano formalmente aperte anche ai semplici fedeli maschi.
I tre requisiti fondamentali
Per essere eleggibile al soglio pontificio, bastano tre semplici requisiti:
- Essere di sesso maschile: il Papa deve essere uomo, poiché il ruolo implica la possibilità di ricevere l’ordinazione episcopale, riservata ai maschi nella Chiesa cattolica.
- Essere battezzato: il candidato deve essere regolarmente battezzato nella fede cattolica.
- Essere celibe: il Papa deve vivere nello stato di celibato al momento dell’elezione.
Il ruolo del Conclave
Il Conclave è l’assemblea dei cardinali incaricata di eleggere il nuovo Pontefice. Anche se il diritto consente di eleggere un laico, i cardinali, nella realtà storica, si orientano sempre su membri del Collegio Cardinalizio. Tuttavia, l’eccezione resta teoricamente possibile.
Nel caso improbabile di elezione di un laico, questi dovrebbe essere ordinato immediatamente sacerdote e vescovo prima di accettare il pontificato. Questa procedura, mai applicata nella storia recente, rispetterebbe comunque la lettera del diritto canonico.
Precedenti storici
Nei primi secoli della Chiesa, non era raro che i laici diventassero vescovi, e quindi anche Papi, subito dopo la loro elezione. Uno dei casi più celebri è quello di Papa Leone I, che pur non essendo laico al momento dell’elezione, sottolineava l’importanza della chiamata divina più che della carriera ecclesiastica.
Un altro esempio è Papa Benedetto IX, che, in giovane età e senza ordinazione sacerdotale completa, fu eletto Papa in circostanze particolari. Nonostante la mancanza di formalità ecclesiastiche iniziali, la sua elezione venne poi ratificata.

La prassi consolidata
Oggi, il sistema elettivo della Chiesa predilige candidati esperti nella guida pastorale e nella gestione della Chiesa universale. L’elezione di un laico, pur possibile, appare estremamente remota nella prassi moderna.
Il Conclave 2025, che sarà ricordato come il Conclave dei record con 135 cardinali elettori, continuerà quasi certamente la tradizione consolidata di eleggere uno di loro.
Fonti ufficiali
Secondo quanto stabilito nella Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis”, promulgata da Giovanni Paolo II nel 1996 e tuttora vigente, nulla impedisce formalmente l’elezione di un laico. Tuttavia, la successiva ordinazione deve avvenire con la massima rapidità, garantendo l’idoneità canonica del nuovo Pontefice.