Essere innamorati è una delle emozioni più belle che si possano sperimentare. Quando si ama la ‘preoccupazione’ principale sta nel capire se siamo ricambiati nel nostro sentimento.
Le margherite sono il fiore del gioco del “m’ama o non m’ama” perché i loro petali sono disposti in modo semplice e regolare, il che li rende perfetti per essere staccati uno alla volta mentre si recita la formula.
Cosa simboleggia la margherita
Questa tradizione ha origini antiche e probabilmente deriva da credenze popolari legate al linguaggio dei fiori (floriografia). La margherita simboleggia l’innocenza, la purezza e l’amore sincero, quindi è stata associata ai sentimenti amorosi. Inoltre, la sua forma radiale e il numero variabile di petali rendono il gioco imprevedibile, aumentando la suspense e il divertimento nel cercare di scoprire se l’amato ricambia i sentimenti.
La leggenda del fiore dell’amore
Una bellissima e affascinante leggenda a proposito delle margherite viene riportata da GreenMe.
L’usanza del “m’ama, non m’ama” si deve probabilmente a Margherita di Provenza, che iniziò a strappare i delicati petali del fiore su consiglio del fratello, dopo che il marito, Luigi IX di Francia, venne imprigionato dai saraceni nel 1248.
Suo fratello le disse di recitare una preghiera per ogni petalo strappato, Margherita seguì il suggerimento e mise da parte tutti i petali raccolti fino al ritorno del marito, mostrandoglieli come prova del suo amore. Luigi IX rimase così colpito dalla fedeltà e dal nobile sentimento della moglie che decise di inserire tre margherite d’argento sullo stendardo del suo casato.
Altre possibili origini: il Medioevo
Nel Medioevo, i fiori erano spesso usati per predire il futuro, soprattutto in amore. Le giovani donne cercavano segni della fedeltà o dell’amore dei loro pretendenti attraverso riti semplici, come il lancio di petali o il conteggio di foglie. La margherita, simbolo di purezza e amore sincero, si prestava bene a questi giochi divinatori.
Influenza della floriografia vittoriana
Durante il XIX secolo, l’arte del linguaggio dei fiori (floriografia) divenne molto popolare. La margherita era associata all’innocenza e ai sentimenti genuini, quindi il suo uso nei giochi d’amore potrebbe essersi consolidato in questo periodo.
Leggende e poesie romantiche
Alcuni racconti popolari suggeriscono che il gioco fosse praticato dai contadini francesi o tedeschi già nel XVIII secolo. In Francia, la frase “effeuiller la marguerite” (sfogliare la margherita) è entrata nel linguaggio comune proprio per indicare questo rito amoroso.
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Riferimenti letterari e artistici
Nel corso del tempo, il gioco del “m’ama o non m’ama” è apparso in poesie, romanzi e opere d’arte, consolidandone l’immagine romantica. Ad esempio, il personaggio di Margherita nel Faust di Goethe (1808) usa un fiore per interrogare il destino del suo amore con Faust.
Anche se non si può individuare un momento preciso circa la sua nascita, il gioco ha resistito al tempo ed è ancora oggi un gesto spontaneo e romantico.
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