Una semplice immagine può davvero fare la differenza nell’igiene dei bagni pubblici? La risposta sorprendente è sì. In alcuni orinatoi pubblici, specialmente negli aeroporti o nelle stazioni ferroviarie, è stampata l’immagine di una mosca. Non per errore, ma con uno scopo ben preciso: indurre gli uomini a colpire il bersaglio con il getto di urina, riducendo notevolmente gli schizzi indesiderati.
Un esperimento nato ad Amsterdam
Chi ha avuto l’idea? Tutto è iniziato all’ aeroporto di Schipol, ad Amsterdam, negli anni ’90. Lì, un manager incaricato della pulizia dei bagni notò che gli uomini tendevano a mancare il bersaglio dell’orinatoio, sporcando il pavimento. Così, è nata una semplice intuizione: stampare un disegno di mosca proprio vicino al punto di deflusso.
La logica? Secondo il designer Erik Hoekstra, che lavorava al progetto, “gli uomini hanno un istinto innato a colpire un bersaglio“. Quella minuscola mosca, apparentemente irrilevante, ha portato a un risultato sorprendente: riduzione degli schizzi fino all’80%, secondo le analisi interne dell’aeroporto.
Perché proprio una mosca?
La scelta non è casuale. Una mosca finta, stampata sulla ceramica, sembra reale. Questo stimola l’attenzione e innesca una reazione automatica. Non si tratta solo di gioco: è un esempio perfetto di “nudging”, una tecnica della psicologia comportamentale che guida le persone verso comportamenti desiderabili senza obblighi.
Come spiegato dal premio Nobel Richard Thaler, il nudge funziona perché sfrutta l’attenzione selettiva e i comportamenti automatici. Non serve una regola scritta: basta un piccolo segnale visivo.
Imitazioni in tutto il mondo (e varianti creative)
Dopo Schipol, il “trucco della mosca” è stato replicato in migliaia di altri bagni pubblici: ospedali, scuole, ristoranti, cinema. In alcuni casi, il bersaglio è stato sostituito da mirini, simboli sportivi o loghi aziendali, ma il concetto non cambia: fornire un obiettivo per migliorare la mira.
In Giappone, questa idea è stata persino gamificata. Alcuni orinatoi di nuova generazione includono sensori e display che assegnano punti per la precisione del getto, trasformando un atto quotidiano in un mini gioco.
Benefici per igiene e costi
Non è solo una questione di pulizia visiva. Meno schizzi significano:
- riduzione dei cattivi odori;
- minori interventi di pulizia;
- pavimenti meno scivolosi;
- risparmio economico su detergenti e manodopera.
Secondo uno studio interno all’aeroporto di Schipol, solo questa misura ha ridotto i costi di manutenzione dei bagni del 10%.
Un esperimento che ci dice molto sul comportamento umano
Come può un dettaglio così minuscolo avere un impatto così grande? La risposta sta nella natura umana. Gli uomini, di fronte a un piccolo bersaglio visibile, si concentrano automaticamente sul colpirlo, anche senza rendersi conto del perché.

Questo semplice gesto dimostra quanto l’ambiente influenzi le nostre azioni quotidiane. Non serve convincere razionalmente o insistere con avvisi scritti. A volte, basta un dettaglio visivo intelligente.
Sfatiamo un mito: la pulizia dipende solo dalla volontà?
Molti credono che l’igiene nei bagni pubblici dipenda solo dall’educazione personale. In parte è vero, ma non è l’unico fattore. Secondo lo Stanford Behavioral Lab, le persone rispondono meglio a stimoli impliciti che a divieti espliciti.
Questo spiega perché le immagini nei bagni funzionano meglio dei cartelli con scritto “non sporcare”. Il cervello umano, spesso, agisce per abitudini e segnali visivi, non per comandi logici.
Dove potremmo applicarlo ancora?
Il concetto potrebbe essere esteso anche ad altri contesti:
- nei lavandini per ridurre gli sprechi d’acqua;
- nei contenitori per incoraggiare la raccolta differenziata;
- nelle mense scolastiche per ridurre lo spreco alimentare.
L’importante è progettare ambienti che facilitano le scelte giuste, senza obblighi.
Una piccola mosca che fa scuola
Ciò che sembra un semplice disegno, in realtà, è una lezione di psicologia applicata al quotidiano. Un modo per migliorare il comportamento senza imporre, solo suggerendo. Questo approccio può rendere più vivibili molti spazi pubblici, rendendo l’igiene una conseguenza naturale del contesto.
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FAQ:
Che cos’è il trucco della mosca nei bagni pubblici? È una tecnica di design comportamentale che prevede l’inserimento di una piccola immagine di mosca negli orinatoi per stimolare una mira più precisa da parte degli uomini.
Perché funziona così bene? Perché sfrutta l’attenzione visiva e l’istinto di colpire un bersaglio, portando a una naturale riduzione degli schizzi.
Esistono varianti del trucco? Sì, alcuni orinatoi usano simboli diversi, come loghi o mirini, e in Giappone sono stati creati giochi interattivi basati sulla precisione.
Ci sono benefici economici? Sì, con meno bisogno di pulizie frequenti e meno sprechi di detergenti, si ottiene un risparmio nei costi di manutenzione.
Si può applicare anche in altri ambiti? Certamente: il principio del “nudge” si usa anche per ridurre sprechi, migliorare comportamenti ecologici e incentivare scelte salutari.