Le monoposto di Formula 1 rappresentano il vertice della tecnologia automobilistica sportiva ed ogni elemento, dalla struttura portante al più piccolo dettaglio aerodinamico, è studiato per garantire la massima prestazione in gara, sempre nel rispetto di regolamenti tecnici molto rigorosi. È indubbio che questi aspetti tecnici vadano ad influenzare l’intero mondiale, ma è altrettanto vero che molto dipende anche dalle prestazioni dei singoli piloti. Le previsioni e i pronostici come pure le quote sulle gare di F1 dicono che ad essere protagoniste fino a fine stagione saranno innanzitutto le McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri, con Verstappen più defilato. Le prime uscite della Ferrari non sembrano incoraggianti, ma la coppia formata da Charles Leclerc e Lewis Hamilton potrebbe sorprendere.
Il telaio
Il telaio di una Formula 1 èconsiderato il perno strutturale e di sicurezza della vettura. È realizzato in fibra di carbonio, un materiale estremamente resistente ma leggero. La struttura centrale prende il nome di monoscocca e al suo interno trova posto il pilota. Progettata per assorbire gli urti e garantire la massima protezione, la monoscocca viene sottoposta a severi crash test imposti dalla FIA. Inoltre, tutti gli altri elementi, come il motore, il cambio, le sospensioni e l’aerodinamica, sono fissati a questa struttura principale, che deve coniugare rigidità e leggerezza.
Il motore
Dal 2014, le monoposto utilizzano power unit ibride. Si tratta di motori V6 turbo da 1,6 litri accoppiati a sistemi di recupero energetico (ERS – Energy Recovery System). Il sistema comprende due unità principali: l’MGU-K, che recupera energia dalla frenata, e l’MGU-H, che lavora con il calore dei gas di scarico. L’energia raccolta viene immagazzinata in una batteria e può essere riutilizzata per aumentare la potenza. La potenza complessiva supera i 1000 cavalli, con consumi ed emissioni ridotti rispetto ai motori del passato.
Le sospensioni
Le sospensioni di una F1 sono progettate per massimizzare l’aderenza al suolo e ottimizzare il comportamento dinamico della vettura. Si utilizzano schemi a triangoli sovrapposti, sia all’anteriore che al posteriore, collegati a un sistema di molle e ammortizzatori montati all’interno del telaio per motivi aerodinamici. L’assetto può essere regolato in molti aspetti, come altezza da terra, rigidità e campanatura, permettendo ai team di adattare la vettura a ogni circuito.
L’aerodinamica
L’aerodinamica è forse l’aspetto più sviluppato della tecnologia in F1. Ali anteriori e posteriori, fondo piatto, diffusori e deviatori di flusso sono tutti studiati per generare carico aerodinamico e ridurre la resistenza all’avanzamento. Dal 2022, il regolamento ha introdotto una nuova filosofia aerodinamica basata sull’effetto suolo, che sfrutta il flusso d’aria sotto la vettura per creare deportanza, migliorando la stabilità e favorendo i sorpassi.
Il volante
Il volante di una F1 è ben lontano da quello di un’auto stradale ma è equiparato ad un vero e proprio centro di comando avanzato. È un dispositivo multifunzione con display integrato e oltre 20 pulsanti e manopole che consentono di regolare frenata, coppia del motore, consumo di carburante, mappature dell’ERS, differenziale e molto altro. Se si guarda il caso Ferrari ad esempio, sono ben 23 i comandi da sapere a memoria. I piloti interagiscono costantemente con il volante durante la gara per adattare la vettura alle diverse fasi della competizione.