La pesca miracolosa di Gesù, narrata nei Vangeli, potrebbe avere una spiegazione scientifica legata alle caratteristiche del lago di Tiberiade. Uno studio pubblicato il 24 ottobre 2024 sulla rivista Advancing Earth and Space Science suggerisce che il fenomeno potrebbe essere dovuto a particolari correnti d’acqua che si verificano nel lago.
La moria di pesci del 2012
Nel 2012, migliaia di pesci morti sono stati osservati sulla superficie del lago di Tiberiade, noto anche come “mar di Galilea”, nel nord-est di Israele. Proprio in questo lago, secondo l’Evangelo, Gesù avrebbe moltiplicato pani e pesci per sfamare 5.000 persone circa 2.000 anni fa.
La causa: mancanza di ossigeno
Lo studio ha analizzato la moria di pesci del 2012, scoprendo che la maggior parte dei pesci morti erano ablette di Kinneret. I ricercatori hanno concluso che la mortalità è stata “molto probabilmente causata dalla risalita di acqua a basso contenuto di ossigeno”. I pesci, intrappolati in queste zone povere di ossigeno, non sono riusciti a fuggire e sono morti per ipossia.
Un modello 3D per spiegare il fenomeno
Il meccanismo di risalita di acqua povera di ossigeno è noto, ma nel caso del lago di Tiberiade sarebbe causato da “onde interne di grande ampiezza generate da venti forti”. Per arrivare a questa conclusione, gli scienziati hanno utilizzato un modello 3D che simula l’interazione tra atmosfera e lago. “Il nostro studio è unico perché consente di prevedere retrospettivamente specifici eventi di mortalità dei pesci e di utilizzare un approccio di modellazione accoppiata idrodinamica-atmosfera”, spiegano gli autori.
Coincidenza con il racconto evangelico
Questa scoperta scientifica potrebbe fornire una spiegazione naturale per le “prese miracolose” di Gesù descritte nei Vangeli. È possibile che, in determinate condizioni meteorologiche, la risalita di acqua povera di ossigeno spinga i pesci verso la superficie, rendendoli facili da catturare in grandi quantità.
Fonte: GEO.
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