Il naufragio del veliero Bayesian, che ha causato la morte di sette persone al largo di Porticello, nel Palermitano, non è stato provocato da una tromba d’aria marina, come inizialmente ipotizzato, ma da un downburst. Lo ha precisato Raffaele Cammarano, il sostituto procuratore che sta conducendo le indagini sull’incidente.
Cos’è un downburst?
Il downburst, noto anche come “raffica discendente”, è un fenomeno meteorologico estremamente pericoloso associato a temporali. Si tratta di una forte corrente d’aria fredda che scende rapidamente dalle nubi temporalesche e colpisce il suolo con grande violenza. Questo impatto genera raffiche di vento lineari che possono superare i 100 km/h, a seconda dell’intensità del fenomeno. L’aria, una volta raggiunto il suolo, si espande orizzontalmente in tutte le direzioni, creando un effetto simile a una vera e propria “bomba d’aria”. È proprio questo tipo di raffica che ha fatto capovolgere il veliero Bayesian.
Leggi anche: Come nasce una tromba d’aria? La scienza dietro il fenomeno
La pericolosità dei venti discendenti
Un downburst può durare anche fino a 30 minuti, a seconda della sua intensità, e i venti coinvolti possono avere direzioni opposte e velocità elevate, generando un vortice orizzontale che amplifica la distruttività del fenomeno. Questo spiega come l’improvvisa e violenta discesa di aria abbia trasformato il mare di Porticello in una trappola mortale per chi si trovava a bordo del veliero.
Il termine coniato da Tetsuya Theodore Fujita
Il termine downburst fu introdotto dal meteorologo giapponese-americano Tetsuya Theodore Fujita, noto per aver sviluppato la famosa scala di intensità dei tornado. Fujita coniò il termine in seguito a un incidente aereo avvenuto nel 1976, causato da forti venti discendenti, sottolineando così la gravità e la frequenza con cui questo fenomeno può manifestarsi, soprattutto durante i temporali.
Precedenti tragici: il naufragio sul Lago Maggiore
Non è la prima volta che un downburst causa tragedie in Italia. Lo scorso 29 maggio, un evento simile si verificò sul Lago Maggiore, a Lisanza, provocando il naufragio di una barca e la morte di quattro persone, tra cui la moglie dell’armatore e tre agenti dei servizi segreti, due italiani e un ex membro del Mossad.
Iscriviti gratis ai nostri canali per non perdere nessun nostro post!
Telegram: iscriviti qui
WhatsApp: iscriviti qui