La Chiesa cattolica guarda al futuro con una lista di papabili che potrebbero succedere a Papa Francesco. Si fa riferimento a dodici nomi di cardinali provenienti da diversi continenti. Tra questi spiccano Pietro Parolin, 70 anni, italiano e attuale Segretario di Stato vaticano, e Matteo Maria Zuppi, 69 anni, arcivescovo di Bologna, anch’egli italiano. Presente anche Pierbattista Pizzaballa, 60 anni, patriarca latino di Gerusalemme, nato in Italia.
Rappresentanza europea nel conclave
L’Europa mantiene una forte presenza nella lista. Luis Antonio Tagle, 67 anni, filippino ma con una lunga carriera in Vaticano, rappresenta un ponte tra Asia ed Europa. Jean-Marc Aveline, 66 anni, arcivescovo di Marsiglia, porta la voce della Francia. Péter Erdő, 72 anni, ungherese e arcivescovo di Esztergom-Budapest, emerge come figura di spicco nell’Europa orientale. Mario Grech, 68 anni, maltese, e Jean Claude Hollerich, 67 anni, lussemburghese, completano il gruppo europeo, rispettivamente come segretario generale del Sinodo dei Vescovi e arcivescovo di Lussemburgo.
Voci dall’Africa nel futuro della Chiesa
L’Africa si fa spazio con nomi di peso. Fridolin Ambongo Besungu, 65 anni, arcivescovo di Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo, rappresenta una Chiesa in crescita nel continente. Peter Turkson, 76 anni, ghanese, già presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, porta esperienza e autorevolezza. Robert Sarah, 79 anni, originario della Guinea, si distingue per il suo approccio conservatore come prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino.
Un candidato dagli Stati Uniti
Gli Stati Uniti entrano nella lista con Wilton Gregory, 77 anni, arcivescovo di Washington. Figura di riferimento per i cattolici americani, Gregory si è espresso spesso su temi di giustizia sociale e dialogo interreligioso, guadagnando attenzione a livello globale.
Il ruolo dei papabili nel contesto attuale
I nomi indicati rappresentano un mix di continuità e rinnovamento. Parolin, ad esempio, è considerato un diplomatico abile, mentre Zuppi incarna il volto pastorale voluto da Francesco. Pizzaballa, con la sua esperienza in Medio Oriente, potrebbe portare una sensibilità unica sui temi della pace.
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