Un’alba tragica ha segnato il destino del Bayesian, il megayacht a vela di 56 metri, affondato nelle prime ore del 19 agosto al largo di Porticello, a pochi chilometri da Palermo. L’imponente imbarcazione, varata nel 2008 dal prestigioso cantiere Perini Navi di Viareggio, rappresentava l’apice del lusso e dell’innovazione nautica.
Perini Navi, fondato nel 1983, era un punto di riferimento mondiale nella costruzione di grandi yacht a vela, ma la crisi economica del 2021 lo ha portato al fallimento. Solo nel 2022, The Italian Sea Group ha rilevato l’azienda, cercando di rilanciarne il nome.
Il Bayesian era un esemplare unico, non solo per le sue dimensioni e il design elegante, ma soprattutto per il suo albero singolo in alluminio, alto ben 75 metri. Un vero record, secondo solo all’albero dello yacht M5.
Questo gioiello del mare era disponibile per charter di lusso, come pubblicizzato sul sito di 1800 Yacht Charters. Dodici fortunati ospiti potevano godere di crociere esclusive ai Caraibi, alle Isole Vergini, a St. Martin e a St. Barts, a partire da 195.000 euro a settimana. Un equipaggio di nove persone era pronto a soddisfare ogni loro desiderio.
Il Bayesian era stato progettato per offrire il massimo dell’intrattenimento all’aperto, con un ponte di prua trasformato in un vero e proprio salone coperto di 60 metri quadrati. Gli interni, opera del designer parigino Rémi Tessier, erano altrettanto lussuosi, con quattro cabine doppie e una tripla per garantire il massimo comfort agli ospiti.
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