Un gruppo internazionale di ricerca ha individuato un anticorpo specifico che potrebbe rappresentare una svolta nella terapia contro l’Alzheimer. Lo studio, pubblicato su Science Translational Medicine, descrive come l’anticorpo sia stato inserito in una capsula in grado di attraversare la barriera emato-encefalica e testato su topi modello della malattia tramite spray nasale.
La tecnica dello spray nasale
Il team di esperti dell’Università di Edimburgo, nel Regno Unito, ha sviluppato uno spray nasale capace di eliminare le proteine tau dai cervelli dei topi con sintomi simili a quelli dell’Alzheimer umano. Le ricerche precedenti hanno evidenziato che l’accumulo di tau nel cervello è associato a disturbi neurologici come l’Alzheimer.
Sviluppo e test sugli animali
Per ottenere questo risultato, i ricercatori hanno racchiuso l’anticorpo in minuscole bolle lipidiche, sufficientemente piccole da attraversare la barriera emato-encefalica. Una volta nel cervello, le bolle si dissolvono, rilasciando gli anticorpi. Inseriti in una soluzione liquida, gli anticorpi sono stati poi trasferiti in una bottiglia per spray nasale.
Risultati promettenti sui modelli murini
L’uso dello spray nasale su diversi modelli murini ha mostrato una riduzione dei sintomi di demenza. I test post mortem sui topi hanno evidenziato livelli ridotti di grovigli e accumuli di tau. Questi risultati sono stati confermati anche su campioni di tessuti nervosi umani trattati con lo spray.
Prospettive future
Nonostante i risultati promettenti, saranno necessarie ulteriori ricerche per determinare la sicurezza e l’efficacia dello spray nasale su pazienti umani. Il prossimo passo sarà verificare se questa terapia innovativa può essere testata in studi clinici.
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